Economia
24 aprile 2014
13:18

Piombino dovrà tornare polo industriale d'eccellenza mondiale

FIRENZE - La Toscana non rinuncia alla siderurgia a Piombino. L'obiettivo è quello di ripristinare l'area a caldo, un'attività che appartiene alla storia e alla cultura industriale di Piombino e di questa terra. Regione e Governo mettono a disposizione di questo progetto risorse importanti per incentivare investimenti e nuove tecnologie in grado di dare un futuro al polo siderurgico, per produrre in maniera competitiva ed ecologica. Questo è dunque l'obiettivo, condiviso dalle organizzazioni sindacali, Comune, Provincia di Livorno e autorità portuale, che il presidente della Regione porterà oggi a Roma dove Governo, Regione ed Enti locali firmeranno l'accordo di programma. Piombino, le sue acciaierie, il suo porto sono state e dovranno essere eccellenze nazionali e internazionali.

La Regione ha messo molte risorse, come non aveva mai fatto prima, scommettendo sul rilancio di questa area, per ammodernare le linee produttive, bonificare le aree industriali e portuali, per realizzare la viabilità. Vuole andare avanti per riportare questo territorio alla centralità produttiva che merita. E questo, ha aggiunto il presidente, è sottolineato anche dallo straordinario atteggiamento dei lavoratori della Lucchini, che non chiedono assistenza né il ricorso alla cassa
integrazione, ma vogliono continuare a lavorare con i contratti di solidarietà. Magari guadagnando qualcosa meno, ma rimanendo parte attiva del processo di rilancio, attraverso un impegno sulle bonifiche, sullo smantellamento e ammodernamento degli impianti fino ai lavori nel porto.

Il presidente ha aggiunto che la Regione, forte del consenso degli enti locali, dei sindacati e dei lavoratori (che oggi alle 14 si riuniscono in assemblea a Piombino), è determinata su questa strada, e firmerà l'accordo di programma grazie al mandato ricevuto da sindacati ed enti locali. Sottolineando il fatto che l'accordo di programma è un punto di partenza, il presidente ha poi rimarcato il ruolo positivo svolto dalla presidenza del consiglio. Adesso, ha aggiunto, dovremo mettere la massima attenzione ai prossimi tre mesi e seguire in maniera rigorosa l'attuazione degli impegni e delle varie tappe. E' prevista una cabina di regia unica, che dovrà vigilare sull'attuazione del programma, a partire dai collegamenti viari da realizzare, che per la Regione restano un nodo ineludibile.