Ambiente
Energia
Territorio e Paesaggio
24 gennaio 2011
8:38

Pirani su Repubblica: 'Toscana ok sui pannelli fotovoltaici'

FIRENZE - Mario Pirani, oggi su Repubblica, dedica la rubrica 'Linea di confine' a due recenti provvedimenti della Regione a difesa del suolo e a tutela del paesaggio, in particolare per quanto riguarda il divieto di installare pannelli fotovoltaici in zone di pregio e interesse culturale. Ecco l'articolo integrale:

Fotovoltaico e impianti eolici, la Toscana ascolta i consigli

Alle volte anche le denunce giornalistiche servono. Vedi ad esempio la campagna che da anni sosteniamo su Repubblica, sia contro le truffe che, grazie agli eccessivi incentivi, si accompagnano al proliferare degli impianti eolici, sia contro la devastazione del paesaggio agricolo in seguito alla messa in opera su troppo vaste estensioni di terreno di pannelli fotovoltaici (nella sola Toscana vi sono richieste in tal senso per 1000ettari). Ora il governo, sotto impulso di Tremonti, interessato a stringere i cordoni della borsa, ha approfittato del passaggio della legge di recepimento delle direttive europee in materia di fonti energetiche rinnovabili per inserirvi anche una revisione del sistema degli incentivi. Le lobby che si erano gi attivate per impedire la riforma dei certificati verdi, si sono subito messe all'opera per mantenere le loro posizioni di privilegio, mentre, avvalendosi dell'anno a disposizione, prima che la nuova legge sia operativa, il oro referenti, mafiosi e rio, si apprestano ad una corsa sfrenata alle nuove installazioni per acquisire i diritti vigenti prima che decadano. Per bloccare questa pi che probabile scorribanda, le principali associazioni ambientalistiche, cori alla testa Italia Nostra, hanno chiesto una moratoria di tutte le autorizzazioni per i nuovi impianti fino a quando la riforma non sar pienamente operativa.

In questa rubrica, quasi sempre ipercritica verso politici e amministratori, mi sia consentito una volta tanto indicare positivamente l'operato del presidente della Giunta toscana, Enrico Rossi, che gi porta a suo vanto dieci anni di assessorato alla Sanit , impiegati per rendere la rete asl la pi efficiente d'Italia. Eppure anche qui ]'attacco speculativo stava prendendo piede e qualche tempo fa denunciammo che la Maremma, comprese le zone archeologiche di Populonia e Baratti, era minacciata da ampi insediamenti di energia solare. Ora mi pervenuta una nota informativa di pugno di Enrico Rossi, che annuncia due provvedimenti urgenti a difesa del suolo. Il primo, preso dopo i recenti dissesti idrogeologici e franosi in varie zone della Toscana (Massa Carrara, Lucca, gli argini del Serchio e dell'Ombrone), impone nei territori a rischio, per otto mesi-un anno, il blocco di ogni edificazione per procedere alla loro messa in sicurezza, alla verifica degli strumenti urbanistici e al loro eventuale adeguamento e altrettanto per i piani di protezione civile.

L'altra decisione combina insieme tre fattori fondamentali per lo sviluppo della Toscana: l'incentivazione della produzione di energie alternative, le produzioni agricole di qualit e la tutela del paesaggio. Abbiamo deciso - mi scrive Rossi - di consentire l'installazione di impianti fotovoltaici sul territorio,ma di evitare le distese di pannelli nelle aree di pregio, come i siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco (tra cui la Val D'Orcia), quelle di notevole interesse culturale, quelle vincolate, le zone all'interno di visuali o panorami la cui immagine storicizzata, zone contigue a parchi archeologiche culturali, le aree naturali protette, le zone umide e anche aree classificate a rischio idraulico e geomorfologico o interessate da interventi di messa in sicurezza. Paesaggio e agricoltura di qualit sono il biglietto da visita della Toscana nel mondo, una delle maggiori attrattive del turismo nella nostra regione e una delle principali voci dell'export agroalimentare. Incentiviamo l'uso delle energie alternative ma certamente esse debbono essere compatibili con il nostro territorio e le sue produzioni di qualit . Mancano due cose da questi lodevoli impegni di buona volont : la loro rapida traduzione in legge regionale per renderle esecutive; e un'analoga moratoria, accompagnata da una stretta regolazione per l'eolico visto che anche in Toscana vi sono decine di impianti di enormi dimensioni in attesa della Via (Valutazione d'impatto ambientale).

Mario Pirani