Lavoro
Salute
4 giugno 2019
11:07

Prestiti alle aziende per sei milioni per migliorare la sicurezza e le condizioni di salute dei lavoratori

FIRENZE - Un investimento sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, grazie anche alla Regione e ai fondi europei con i quali saranno finanziati alle imprese e ai liberi professionisti prestiti a tasso zero restituibili in sette anni e con la prima rata dopo un anno e mezzo. Un provvedimento per ridurre il numero degli incidenti sul lavoro. 

La giunta ha definito i criteri del bando e dato mandato agli uffici di procedere. A disposizione, utilizzando quella flessibilità connessa ai fondi europei e che permette un certo numero di spese aggiuntive sugli assi prioritari dei programmi finanziati, ci sono complessivamente sei milioni di euro: tre le imprese (anche di grandi dimensioni) e per i liberi professionisti che operano nei porti commerciali della Toscana – ovvero Carrara, Livorno e Piombino, comprese le aree industriali retroportuali -, un milione e mezzo per le micro, piccole e medie imprese (liberi professionisti inclusi) impegnati nell'attività di logistica ed ancora un milione e mezzo per il settore dell'edilizia e della cantieristica navale, sempre destinati a prestiti alle micro, piccole, medie imprese e ai liberi professionisti.

Le tre delibere sono state portate in giunta dagli assessori alle attività produttive Stefano Ciuoffo e alla salute Stefania Saccardi. "Si tratta di un'operazione di prevenzione" spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi, durante il briefing settimanale con i giornalisti. "L'obiettivo è accrescere le misure di sicurezza oltre i parametri minimi previsti per legge - annota l'assessore Ciuoffo -, sostenendo le imprese in investimenti su nuove tecnologie o la messa a punti di innovativi processi produttive, nell'installazione magari di microchip che avvertono il lavoratore dell'avvicinarsi di un mezzo, sulla formazione anche. Queste delibere e le risorse stanziate sono l'atto propedeutico: presto arriverà poi il bando vero e proprio".    

Nella concessione dei finanziamenti sarà data precedenza a chi presenterà prima la domanda ed ogni richiedente ne potrà al massimo inoltrare una. L'investimento dovrà essere di almeno 40 mila euro, fino ad un massimo di 200 mila. Il prestito a tasso zero coprirà il 70 per cento del costo totale ammissibile sugli investimenti, fino ad un massimo in alcuni casi dell'80 per cento della spesa sostenuta per l'acquisto di beni strumentali nuovi e beni strumentali immateriali. Le imprese che chiederanno di accedere al prestito dovranno essere costituite da almeno due anni.

Tutti gli investimenti dovranno essere innovativi ed usare tecnologie come Cit e fotonica, ‘fabbrica intelligente' o chimica e nanotecnologie. Si tratto di un requisito inderogabile, dopodiché dovrà essere dimostrata la validità economica e finanziaria del programma o l'affidabilità finanziaria dell'impresa.

Nel caso di domande presentate lo stesso giorno, ai fini delle graduatoria avranno priorità, nell'ordine, le aziende che comprendono anche investimenti in linea con le strategie nazionali e regionali di industria 4.0 che riguardino beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali, le imprese ubicate nelle aree di crisi, quelle che intendono aumentare i posti di lavoro, per le sole aziende del settore turismo le imprese che vogliono innovarsi acquisendo servizi qualificati per cui abbiano già presentato domanda sul bando regionale, le imprese infine in forma associata e quelle in possesso del rating di legalità.

Nel bando saranno specificati tutti i dettagli relativi ai settori assimilabili che potranno usufruire del finanziamento.