Istituzioni
8 maggio 2017
19:45

Referendum sulla fusione di Subbiano e Capolona, i risultati

FIRENZE -  Prevalgono i "s ' nel complesso, ma con esiti contrapposti nei due territori. E con uno scarto sopratutto troppo lieve tra gli uni e gli altri. E' finito cos il referendum, consultivo, per la fusione di Subbiano e Capolona nell'aretino, dove oggi alle 15 si sono chiuse le urne con un elettore su due, di fatto, che andato a votare.

A Subbiano hanno vinto i "no" (1.844 voti, il 71,39%) e a Capolona i "s " (1.715, l'89,09%). I favorevoli alla fusione, sommando i votanti dei due comuni,  alla fine sono maggioranza: il 54,44 per cento, quattrocento i voti di differenza. Ma non quella maggioranza netta e qualificata che in precedenti occasioni ha permesso di procedere, anche nel caso di voto non concorde.  Spetter al Consiglio regionale in ogni caso decidere: il referendum consultivo. Appare in ogni caso evidente che l'elettorato dei due territori ha espresso un voto diametralmente opposto. 

RISULTATO REFERENDUM 7-8 MAGGIO 2017  
  Elettori Votanti % votanti SI % SI NO % NO Totale validi Bianche Nulle contest.
CAPOLONA 4.331 1.938 44,75 1.715 89,09 210 10,91 1925 8 5  
SUBBIANO 5.013 2.599 51,85 739 28,61 1844 71,39 2583 7 9  
totale 9.344 4.537 48,56 2454 54,44 2054 45,56 4508 15 14  

 

Subbiano e Capolona sono gli ultimi due comuni  della regione chiamati ad esprimersi su una fusione.  A Capolona un referendum c'era gi stato l'anno scorso e per un'incollatura i "no" avevano allora negato la fusione con Castiglion Fibocchi.

Nella Toscana considerata terra dei campanili ma dove i comuni in proporzione sono molti meno che in altre regioni, effetto anche delle riforme settecentesche del granduca Pietro Leopoldo - dal 2012 diverse amministrazioni comunali hanno progettato di fondersi. E pi di una c' riuscita. Qualcuna passata da gestioni associate di servizi e unioni di comuni, altre ci sono arrivate senza tappe intermedie. La Regione ha incentivato la scelta con 250 mila euro l'anno (per cinque anni) di contributi straordinari erogati a ciascun comune che avesse scelto di fondersi.

Ventidue sono stati dal 2012  i referendum, consultivi. Prima di Subbiano e Capolona undici volte hanno prevalso i s : tre comuni Montalcino e San Giovanni d'Asso, Abetone e Cutigliano e San Marcello e Piteglio eleggeranno tra un mese, a giugno, i loro sindaci e nuovi consigli. Da 187 le amministrazioni comunali di tutta la Toscana sono oggi  276. Dieci referendum sono stati invece bocciati dalla popolazione.

I referendum precedenti

  • Il primo dei ventuno referendum precedenti  a quello di oggi  stato quello del 6-7 maggio 2012 in Casentino, che ha coinvolto tredici diversi comuni ma bocci il comune unico.
  • Il 21-22 aprile 2013 di referendum ce ne sono stati ben quattro: negli otto comuni dell'Elba vinsero i "no", mentre si sono fusi Figline e Incisa, Castelfranco e Piandisc , Fabbriche di Vallico e Vergemoli.
  • Il 16 giugno 2013 stata la volta di Castel San Niccol e Montemignaio, dove i cittadini hanno detto che la fusione non era da farsi.
  • Altri nove referendum si sono svolti il 6-7 ottobre 2013.
  • Nel pisano i cittadini di Peccioli e Capannoli bocciarono la fusione con Palaia, dove avevano prevalso i "s ", mentre sono diventati un comune unico Lari-Casciana Terme e Lorenza-Crespina.
  • Via libera anche al nuovo comune di Pratovecchio Stia e a quello di Scarperia e San Piero a Sieve nel Mugello, mentre un "no" stato registrato per Suvereto e Campiglia e per la proposta di un comune unico di Villafranca e Bagnone.
  • Saltata anche la fusione tra Aulla e Podenzana e Borgo a Mozzano e Pescaglia.
  • Il penultimo referendum di quell'anno si tenuto il 26-27 ottobre 2014, con la nascita dal nuovo comune di Sillano Giuncugnano.
  • Poi c' stato il 29-30 novembre 2015 quello dell'Abetone e Cutigliano, con il via libera alla fusione ricevuto a gennaio dal Consiglio regionale.
  • Il successivo appuntamento stato a maggio 2016: "s " per San Marcello e Piteglio e "no" invece a Capolona e Castiglion Fibocchi nell'aretino (per un'incollatura) e a Castellina Marittima e Riparbella (in modo pi deciso).
  • Poi c' stato Montalcino e San Giovanni d'Asso nel senese, dove la maggioranza ha benedetto il matrimonio tra i comuni patria del celebre Brunello e del tartufo.