Salute
22 ottobre 2014
10:27

Rischio clinico in ostetricia, due giorni di congresso a Siena

FIRENZE - Il parto uno degli eventi pi belli nella vita di una donna ma pu comportare anche dei rischi. Proprio su questo tema, la Regione Toscana, che stata tra le prime in Italia ad attivare un Centro di gestione per il rischio clinico, diretto da Riccardo Tartaglia, ha organizzato a Siena, il 23 e 24 ottobre, il congresso nazionale dal titolo "Rischio Clinico in ostetricia: come prevenire e gestire gli eventi avversi", che si terr nell'Aula magna del Centro didattico delle Scotte. L'evento organizzato in collaborazione con Felice Petraglia, direttore dell'Ostetricia e Ginecologia dell'AOU Senese, Mariarosaria Di Tommaso, della Medicina Prenatale dell'AOU Careggi, Giovanna Salerno, direttore dell'Ostetricia e Ginecologia dell'AOU Pisana, l'Ordine dei Medici di Siena e Maria Serena Verzuri, responsabile Gestione Rischio Clinico dell'ospedale senese.

Il congresso di Siena sar un'importante occasione di incontro tra i maggiori specialisti italiani e stranieri, per mettere a punto le strategie per rendere sempre pi sicuri gravidanza e parto. Gli esperti si confronteranno su sette temi caldi, presentando casi concreti, analizzando in dettaglio gli audit clinici su come prevenire l'evento avverso,  e valutando come deve essere organizzato l'intero Ospedale per prevenire e risolvere i casi critici. Si parler quindi di emorragia postpartum, malattia tromboembolica, ipertensione e preeclampsia, complicanze derivanti dalla procreazione medicalmente assistita legate soprattutto ai parti gemellari o all'et avanzata delle partorienti, complicanze anestesiologiche, sepsi e acidosi metabolica nel neonato. Parteciper all'evento anche Sabaratnam Arulkumaran, presidente mondiale della FIGO Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia.   

"L'approccio del congresso spiega Petraglia vuole essere molto pratico perch il nostro obiettivo fare il punto su come si assiste, nel migliore dei modi e in piena sicurezza, la donna in gravidanza, soprattutto nei casi ad alto rischio, in un contesto ospedaliero adeguato a risolvere le possibili complicanze. Un'ottima assistenza parte proprio dalla possibilit di prevenire i possibili rischi e gli eventi avversi, sia per la futura mamma che per il nascituro".

"L'ostetricia rappresenta un settore della medicina particolarmente delicato per la gestione del rischio clinico - dice Riccardo Tartaglia, responsabile del centro Gestione Rischio Clinico della Regione - Sulla base degli studi disponibili, si stima che il 4,4% degli eventi avversi riguarda le donne ricoverate in ostetricia. Non si tratta di incidenti frequenti, ma talvolta, per fortuna molto raramente, di estrema gravit per le conseguenze che possono avere sulla madre e sul neonato".

Il Centro GRC della Regione Toscana ha messo a punto alcune buone pratiche per la gestione dell'emorragia post partum, della distocia di spalla e per la corretta comunicazione tra gli operatori. Ha inoltre iniziato la sperimentazione di una specifica check list di sala parto, per ridurre al minimo le dimenticanze in un lavoro sempre pi complesso e con numerose variabili da tenere sotto controllo.

(ha collaborato Ines Ricciato, ufficio stampa AOU Senese)