Economia
17 luglio 2019
19:59

Rossi a convegno Cna: "Patto per lo sviluppo grande opportunità per la Toscana"

FIRENZE - Il Patto per lo sviluppo è stato al centro di un incontro, promosso dalla Cna, cui ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha colto l'occasione per ricordare che il Patto sottoscritto dalla Regione assieme ad altri diciannove soggetti rappresentativi delle categorie produttive, dei sindacati e delle parti sociali toscane, tra cui la Cna, avrà un "ruolo decisivo" in questo scorcio di legislatura, visti gli "oltre 8 miliardi di investimenti" pronti ad essere impiegati in Toscana.

L'incontro, che si è svolto all'Auditorium di Sant'Apollonia, ha avuto il suo culmine in una tavola rotonda che ha visto la partecipazione, assieme al presidente Rossi,  del presidente della Cna toscana, Andrea Di Benedetto, e del presidente nazionale della Cna, Sergio Silvestrini, mentre il vicepresidente della Cna nazionale con delega al credito, Fabio Petri, e il direttore dell'Irpet, Stefano Casini Benvenuti, hanno portato il loro contributo nella sessione che ha preceduto la tavola rotonda.

"Sono a portare la vicinanza della Regione alle piccole e medie imprese toscane", ha affermato Rossi. "Non intendiamo arrivare a fine mandato in folle, ma con i giri del motore alti, perché pensiamo che rilanciare gli investimenti sia una priorità e siamo contenti che il programma di impegni che abbiamo preso sia condiviso da tanti soggetti".

"Il mondo delle piccole imprese artigiane è fondamentale per la Toscana", ha aggiunto Rossi. "Non è una novità, questo concetto. Il tessuto economico toscano è rappresentato in gran parte da questo mondo. E' perciò importante che, negli ultimi tempi, la pratica concertativa sia ripresa ed anzi si sia intensificata".

Il collegamento della Tirrenica, il porto di Livorno, quello di Piombino, lo sviluppo di Peretola, il sottoattraversamento Tav, ha detto Rossi, "sono scommesse importanti su cui la Toscana deve puntare per il suo sviluppo" fermo restando che "Livorno e Piombino, ad esempio, hanno grande potenzialità, ma occorre che esistano dei collegamenti infrastrutturali all'altezza".

Sollecitato dalle questioni poste dai suoi interlocutori, infine, il presidente Rossi ha ricordato che la Regione ricorrerà contro l'articolo 10 del decreto Crescita e sta valutando il da farsi sull'abolizione della lettera R previsto dal medesimo decreto Crescita.

Di fronte ai problemi del restringimento dell'accesso al credito da parte degli artigiani, il presidente ha ricordato come, dopo la firma del Patto, sia già stato aperto un tavolo specifico e tra le misure siano stati stanziati 60 milioni di fondi regionali sia per gli investimenti che per la liquidità.

"Un'immissione di liquidità importantissima", ha precisato Rossi, "che nell'arco di un anno potrebbe attivare 250 milioni di euro".
Per quanto riguarda il ricorso contro l'articolo 10, il provvedimento prevede l'opzioe, per i clienti, di avere uno sconto in fattura da parte delle imprese nel momento in cui svolgono un lavoro, in alternativa al credito d'imposta da utilizzare in compensazione negli anni successivi. La Regione, però, ritiene che questa misura discrimini le piccole e medie imprese e limiti la libertà di scelta dei consumatori. Da qui la decisione di impugnare questa parte del decreto Crescita.

Per quanto riuarda il ricorso contro l'abolizione della lettera R, invece, la Regione sta valutando quali sono le possibilità di azione. La lettera R, abolita dal decreto Crescita, prevedeva la possibilità di accedere alle garanzie dei Confidi, sia mutualistici o privati, od a garanzie pubbliche previste dalle Regioni.

"Bisogna mantenere un rapporto di passaggio con Confidi che ha garantito un accesso maggiore al fondo nazionale", ha concluso Rossi. "Stiamo valutando per capire cosa è possibile fare, come possiamo muoverci".