Internazionale
15 gennaio 2015
18:24

Rossi a inaugurazione restauri al consolato Usa: "Il sogno è vedere qui il presidente Obama"

FIRENZE - "Se si ristruttura un bene così prezioso è anche perché si intende continuare a starci, e a lungo. Quindi saluto con gioia questo lavoro di restauro sia perché restituisce il suo splendore a questo palazzo storico sia perché segno di rapporti sempre più radicati e proficui tra il consolato americano, Firenze e tutta la Toscana". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha salutato  il restauro di Palazzo Canevaro di Zoagli,  sede del Consolato Generale degli Stati Uniti d'America a Firenze.
 
Nel corso della cerimonia seguita al taglio del nastro, presenti l'ambasciatore  degli Stati Uniti d'America in Italia John Philips e il console americano a Firenze  Abigail  Rupp il presidente ha ricordato i proficui rapporti tra il Consolato, la città e la comunità regionale: "La presenza del Consolato in questa sede è significativa per i molti cittadini statunitensi che qui vivono, studiano e lavorano, per le migliaia di turisti che visitano la città e la regione e per le relazioni istituzionali ed economiche che vogliamo rafforzare ed estendere, con i tanti esempi di imprese americane che operano in Toscana come la General Electric e la Eli Lilly".
E  per sottolineare il valore di questi legami Rossi ha espresso nuovamente all'ambasciatore Philips il desiderio di poter accogliere in Toscana il presidente americano Barack Obama. 
Di recente il presidente Rossi  ha scritto una lettera formale di invito al presidente americano che in più occasioni ha mostrato di apprezzare profondamente le bellezze della nostra terra e che presto dovrebbe tornare in Italia. 
 
Non solo: il presidente Rossi ha ricordato come attraverso il suo blog (ilsignorrossi.it) sia stato promosso un sondaggio per chiedere ai toscani cosa avrebbero voluto mostrare al presidente Obama.  Così, nel settore arte e cultura i più gettonati sono stati gli Uffizi, per il business il Polo di Sant'Anna, per sport e natura il parco delle Apuane, per enogastronomia e turismo slow Volterra, per lusso e benessere le Terme di Saturnia, per il mare e relax l'Isola d'Elba. "Speriamo davvero – ha osservato Rossi -  che qualcuno di questi posti  possa essere davvero visitato da Obama prima di completare il suo mandato". 
 
Il presidente ha poi segnalato all'ambasciatore un altro tema, questa volta facendosi portavoce  di un' esigenza sollevata sopratutto dal mondo imprenditoriale: la richiesta di arrivare in tempi rapidi alla definizione dell'accordo di partenariato Usa-Europa (Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP). "Sono stato di recente a Pitti Uomo- ha spiegato Rossi – e gli imprenditori, all'unisono, si sono detti in attesa di questa firma tra Europa e Stati Uniti poiché la ritengono un passaggio chiave per la crescita". 
 
Nel suo intervento proiettato sul presente e sul futuro dei rapporti con gli Stati Uniti il presidente ha infine voluto però anche compiere un significativo riferimento al passato, ricordando la figura di George Perkins Marsh, ambasciatore a Firenze dal 1861 su nomina di George Lincoln. Uomo di notevole levatura culturale, Perkins Marsh fu il pioniere della conservazione forestale e boschiva, il padre del moderno ecologismo. 
Perkins Marsh amava tanto le foreste toscane, in particolare quella di Vallombrosa. Fu il primo ambasciatore a Firenze, e dette il segno di una relazione profonda con la città e con la Toscana. Una relazione che, con la sua impronta e quelle successive,  continua a restare ben salda.