Economia
Lavoro
23 dicembre 2011
11:52

Rossi a Pacini: 'Fidi va bene. Dobbiamo rafforzarla e qualificarla'

FIRENZE - "Fidi Toscana va bene, ha salvato migliaia di posti di lavoro e di imprese. Dobbiamo rafforzarla e qualificata". E' questa la replica del presidente Enrico Rossi alle dichiarazioni fornite oggi alla stampa dal neo presidente di Confindustria Toscana Pierfrancesco Pacini.

"Alle considerazione di Pacini, a cui rinnovo la mia stima e gli auguri di buon lavoro, desidero rispondere con i fatti prosegue Rossi All'inizio del 2009 la Regione ha varato il programma 'Emergenza economia' dotando Fidi di 80 milioni di euro, che hanno attivato nuovi finanziamenti per 1,3 miliardi di euro. Questo significa che ogni euro stanziato dalla Regione e messo a disposizione da Fidi ne ha prodotti 14 di nuovi investimenti. Solo nell'ultimo anno i 100 milioni garantiti a sostegno dell'occupazione hanno permesso di consolidare 7000 posti di lavoro in 500 imprese che si sono impegnate con le parti sociali a non licenziare e a non ricorrere alla cassa integrazione. Circa 90 milioni sono stati utilizzati per permettere a 500 aziende di ricapitalizzarsi fino al 20% del totale del loro attivo. Negli ultimi due anni con le garanzie prestate Fidi Toscana ha consentito alle piccole imprese di realizzare 500 milioni di investimenti, con altri 85 milioni di euro ha contribuito alla nascita di 800 nuove imprese e alla creazione di 2500 nuovi posti di lavoro".

"Si trattato di una attivit sana e di qualit prosegue il presidente Il tasso di "sofferenza si infatti limitato a un 1,5%, inferiore in assoluto a quello registrato dalle banche e da altri istituti analoghi a Fidi. Questo significa, contrariamente a quanto afferma il presidente Pacini, che le risorse della Regione e di Fidi non sono andate affatto alle aziende decotte ma ad imprese sane e in grado di dare con la loro competitivit , se sostenute nella liquidit , un contributo positivo all'economia regionale e all'occupazione".

"Negli ultimi cinque anni prosegue il presidente - Fidi Toscana ha deciso la sua partecipazione al capitale di 48 imprese, in tutti i settori produttivi. 48 imprese che senza questo sostegno non sarebbero esistite: la Braccialini, la Centrale del latte di Firenze, la Tabitaly. In tutto oltre 1000 posti di lavoro salvaguardati. Nessuna di queste 48 aziende ha chiuso (a parte la Mabro, che per altro, sempre per intervento di Fidi ora ripartita). Il presidente Pacini chieda a questi imprenditori come valutano il ruolo di Fidi in Toscana".

"Gran parte dell'indotto delle imprese in crisi nel settore dell'edilizia (Btp, Consorzio Etruria...) dell'Ansaldo Breda, della Lucchini sopravvivono grazie a Fidi Toscana aggiunge il presidente Rossi e senza Fidi centinaia di imprese colpite dalle alluvioni del Serchio, della Lunigiana e dell'Isola d'Elba non avrebbero potuto riprendere rapidamente l'attivit ".

"Questi dati dimostrano afferma Rossi che non c' nessun organismo del genere in Italia che abbia messo in campo una attivit tanto rilevante e qualificata".

"La politica prosegue il presidente ha la responsabilit di fare la sua parte: rilevare i problemi, chiedere che vengano studiate le eventuali soluzioni, ponendo ai tecnici le domande giuste. Tuttavia credo si possa discutere su come sono attualmente organizzati gli strumenti che il sistema regionale si dato per supportare l'economia, l'impresa, il lavoro. Mi limito a indicare due questioni. La prima quella del rigore e della razionalizzazione. La Regione sta facendo la sua parte: ha riformato il sistema degli Ato, lanciato la gara unica per il Tpl, chiuso le Apt, avviato le unioni dei comuni, ridotti i consiglieri, abolito i vitalizi, introdotto la spending review. Mi chiedo se non si ritenga opportuno, anche alla luce dell'annunciato superamento delle Province, un intervento del genere anche nel sistema delle rappresentanze sociali, dove non mancano, credo, le opportunit per ridurre la spesa, gli sprechi, le rendite e mettere le risorse cos ricavate a disposizione delle imprese e del lavoro."

"Il secondo problema aggiunge Rossi sapere quale stock di capitali sar a disposizione delle imprese nel 2012. Alla domanda che mi sono posto pubblicamente circa la liquidit delle imprese ha risposto positivamente per ora solo il mondo delle Banche di Credito Cooperativo. Ma il resto del sistema rimasto silenzioso. Bene salvare il debito, bene salvare le banche, purch ci non faccia morire l'economia reale".

"Fidi Toscana conclude il presidente Rossi non la merchant bank di nessuno, ma uno strumento al servizio dei lavoratori e degli imprenditori, per politiche economiche attive. Il dibattito aperto. Mi auguro che le forze imprenditoriali siano interessate a fare la propria parte".