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13 aprile 2011
13:53

Rossi a Roma per Viareggio e Moby Prince: 'Sì al bisogno di giustizia'

FIRENZE - Il presidente Enrico Rossi ha preso parte oggi a Roma alla manifestazione organizzata dai comitati dei familiari delle vittime di due tragedia che hanno segnato la Toscana: quella del Moby Prince e la strage di Vaireggio. Due episodi la cui vicenda giudiziaria sarebbe a rischio se venisse approvato il provvedimento sul processo breve.

"Approvando un emendamento di sole due righe - ha affermato Rossi nel corso del sit-in - si metterebbero al sicuro processi importanti come questi. Due giorni fa ho inviato una lettera a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari chiedendo di aggiungere queste parole: "Le disposizioni del presente articolo non si applicano per i reati di disastro colposo da cui siano derivate la morte o le lesioni delle vittime". Tutto qui. Oggi ho voluto essere a Roma per accompagnare i comitati di Viareggio e Moby Prince e chiedere questo semplice intervento. Noi chiediamo che qualunque cosa venga approvata sul processo breve siano fatte salve le stragi colpose".

"I parlamentari del Pdl - ha proseguito Rossi - dicono che sarebbe pleonastico, io penso di no, perché questi sono processi complicati e lunghi che durerebbero sicuramente più di tre anni. C'e un bisogno di giustizia elementare e nello stesso tempo fondamentale che con due righe può essere salvato. Le istituzioni potrebbero così riacquistare credibilità di fronte all'opinione pubblica. Mi domando come si possa pensare che i tempi dei processi complessi come questi, che oggi durano di media dai 15 i 20 anni, possano essere ridotti del 30 per cento per legge e senza fare i conti con le cause vere della crisi della giustizia. Questo produrrà un aumento dell'impunita e un ulteriore colpo al bisogno di giustizia".

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