Economia
20 novembre 2018
15:56

Rossi ai 'consiglieri' di attrattività: "La vostra storia per dire che in Toscana si può fare"

FIRENZE -  "Con i Tuscany Business Advisors vogliamo raccontare al mondo che in Toscana si può fare, che in Toscana si possono fare investimenti e ci sono istituzioni pronte ad ascoltare" sintetizza il presidente della Toscana Enrico Rossi. Sarà questo il compito dei ‘consiglieri' dell'attrattività toscana: suggeritori di opportunità, dispensatori di consigli, passaparola anche di istituzioni, come la Regione con la sua struttura "Invest in Tuscany", capace di essere una guida tra i campanili e la burocrazia.   

"Penso che anche semplicemente raccontare la vostra esperienza  - dice Rossi – sia un modo convincente per dire che in Toscana investire è possibile". E accanto a lui ci sono tutti i primi quattro ‘consiglieri':  Charlie McGregor, fondatore e CEO di "The Student Hotel", Davide Papavero, global industrial director per la Global Business Unit Soda Ash e Derivati (già direttore del polo industriale di Rosignano Solvay), Vincenzo Poerio, già AD Azimut Benetti Yachts e presidente del Distretto nautico e della Portualità della Regione Toscana ed Elena David, membro del CdA di Fideuram – Intesa Sanpaolo (già AD di Una Hotels e Valtur).

"Avere un atteggiamento friendly non vuole comunque dire abdicare al ruolo che il pubblico e un'istituzione deve avere – chiarisce Rossi – : quello ad esempio di chiedere in ogni progetto attenzione e rispetto per l'ambiente, quello di cercare e valorizzare le ricadute sociali, quello di garantire buona occupazione. Questo chiaramente continuiamo a farlo. Il punto però rimane la capacità di dialogo. Senza tutto diventa più complicato".

"Con il dialogo – ricorda Rossi – si possono trovare insieme soluzioni adeguate, si possono bloccare, come abbiamo fatto negli ultimi otto anni, processi di delocalizzazione in atto, si possono attrarre anche nuovi investimenti". Certo, risponde a margine alle domande dei giornalisti, il timore per lo spettro di un'Italia che possa uscire dall'Eurozona e il raffreddamento dell'impegno del Ministero dello sviluppo economico sui temi degli incentivi all'industria 4.0 non aiutano. 

"Le multinazionali – si sofferma Rossi sul palco - sono spesso feroci nei conti". "Gli imprenditori  - aveva detto qualche giorno fa, in una intervista - sono fratelli quando investono e rischiano, quando si mettono in gioco e tutelano gli interessi del territorio. Sono avversari quando speculano e vivono di rendita, quando dismettono o chiudono le imprese per riaprirle dove magari la manodopera costa meno o non esistono garanzie sindacali. Questa è sempre stata la mia bussola". "Personalmente – aggiunge stamani – ho comunque trovato in questi anni tante persone che hanno sentito con forza la responsabilità nei confronti dei lavoratori".

E "se poi – chiosa e conclude – arrivassero anche gli adeguamenti infrastrutturali necessari, quelli sulla costa, la terza corsia dell'autostrada, l'adeguamento della Tirrenica, l'alta velocità ferroviaria, la nuova pista dell'aeroporto a Firenze, fare sviluppo ed essere più competitivi sarebbe ancora più facile. Servirebbe una Toscana però che si impegnasse su questo in modo compatto".  


Voce ai primi quattro Tuscany business advisors 
Si rincorre una leggenda metropolitana, racconta Elena David, membro del cda di Fideuram – Intesa Sanpaolo e già AD di Una Hotels e Valtur. La leggenda metropolitana è quella secondo cui "Disneyland Paris" doveva nascere a Roma ma poi chi lo doveva realizzare non è riuscito a trovare l'ufficio a cui rivolgersi e di rimpallo in rimpallo ha deciso di sterzare sulla Francia. Leggenda a parte, la burocrazia italiana a volte spaventa  e i ‘consiglieri' dell'attrattività toscana servono anche ad andare oltre certi luoghi comuni. A dire  appunto "Se può' fa' … noi l'abbiamo fatto", scherza in napoletano Davide Papavero, già direttore del polo industriale di Rosignano Solvay ed oggi global industrial director per la Global Business Unit Soda Ash.

Sono orgogliosi i primi quattro ‘Tuscany business adivors" della nomina ricevuta. "Un privilegio e una responsabilità" dice ancora Elena David. "Onorato di essere parte di questa squadra" le fa eco Charlie Mac Gregor, fondatore e Ceo di "The student hotel". "Grazie per la fiducia" ringrazia Vincenzo Poerio, già AD Azimut Benetti Yachts ed oggi presidente del Distretto nautico e della Portualità della Regione Toscana. "Dopo venticinque anni in Toscana – aggiunge – mi sembrava di avere anche un dovere, quello di dare qualche suggerimento".

"Nel mondo degli affari non si devono sottovalutare i rapporti e le relazioni personali – spiega Davide Papavero – Serve anche altro: logistica, materie prime. Ma sapere che si può fare una telefonata, sapere che ci sono istituzioni e persone disposte ad ascoltarti, aiuta. Pronte anche a sfidarti certo ma a discutere e ragionare, per poi trovare una posizione win-win, che trovi tutti d'accordo".  "In Toscana si può fare – conclude – ed è questo che dirò nel mondo". Istituzioni e uffici pronti ad ascoltarti, gli fa eco Mac Gregor, come "per me è stato  - racconta – quando arrivato in Toscana mi sono rivolto alla Regione e a Invest in Tuscany".  

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