Diritti
Economia
Lavoro
4 gennaio 2011
8:57

Rossi alla Eaton: il commento di Luciano Gallino su Repubblica

Oggi su Repubblica Luciano Gallino commenta la vicenda della Eaton di Massa a partire da una frase pronunciata dal presidente Enrico Rossi nel corso di una assemblea in fabbrica: "Qui c' un problema serio di rapporto tra il capitale e la democrazia". Ecco il testo dell'intervento di Gallino che su R2 accompagna un articolo dell'inviato Jenner Meletti.

Distorto un sistema economico che separa il lavoro dalla persona

Cos rischiamo di minare le radici della democrazia

Democrazia la possibilit di avere voce nelle decisioni che toccano la propria vita

"Qui c un problema serio di rapporto tra il capitale e la democrazia". Non lo ha detto uno dei soliti sindacalisti che, a quanto si legge, ostacolano la modernizzazione produttiva. Ma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un assemblea con i lavoratori della Eaton di Massa svoltasi poco prima di Natale. Trecento persone che dopo due anni di cassa integrazione hanno ricevuto a met ottobre 2010 altrettante lettere di licenziamento. Forse perch l azienda era invecchiata, le sue tecnologie superate, i prodotti rifiutati dal mercato? Niente affatto. La Eaton produceva componenti avanzati per motori d auto, venduti ai maggiori costruttori europei, con buoni margini di utile. Ma successo che nell Ohio, sede dell azienda madre, qualcuno ha fatto due calcoli e ha scoperto che in Polonia si possono produrre gli stessi componenti a un costo inferiore. Si sa, laggi costa tutto meno: il lavoro, i terreni, i servizi. Quindi il management ha deciso di chiudere lo stabilimento di Massa e spostare la produzione in quel paese. Gli azionisti apprezzeranno.

un azione di chiara razionalit economica, si dir . Che c entra la democrazia? La risposta sta in quelle centinaia di lavoratori che occupano la loro fabbrica senza macchine perch sono state spedite all estero, che fanno lo sciopero della fame, bloccano per qualche ora l autostrada. Democrazia la possibilit di avere voce nelle decisioni che toccano la propria vita, partecipare in qualche misura ad esse, poter discutere del proprio destino; magari per accettarlo, alla fine, anche se ingrato. A modo loro, quei lavoratori ripropongono un detto che ebbe peso agli esordi stessi della democrazia: siamo tanti, non contiamo niente, vorremmo contare qualcosa. Ci ricordano pure che c qualcosa di profondamente distorto in un sistema economico e politico che separa il lavoro dalla persona.

Il primo considerato una merce che un impresa ha pieno diritto di comprare al prezzo che le conviene, o buttare da parte perch non serve pi . La seconda un essere umano che ha una storia, sentimenti, rapporti familiari, desideri, amicizie, un senso di dignit . possibile, dobbiamo chiederci, che dinanzi al rischio di restare senza lavoro, che significa anche perdere gran parte dell identit di persona perch la societ intera stata costruita attorno all idea di lavoro retribuito, nessuno in pratica abbia il diritto riconosciuto di discutere se ci sono soluzioni possibili, altre strade meno impervie, di affermare che una razionalit economica che non lascia nessuna voce agli interessati al di fuori degli azionisti una forma di irrazionalit che sta minando alle radici la democrazia?

Bisogna dire che nel caso particolare della Eaton il comune e la regione, insieme con i sindacalisti e un certo numero di politici, sono stati ad ascoltare la voce dei lavoratori. Hanno formulato controproposte alla casa madre, hanno messo sul tavolo capitali per mantenere anche in altre forme la produzione industriale nell area. Finora le risposte della societ dell Ohio, per la quale lo stabilimento di Massa, Italia, forse solo un paio di pixel sullo schermo dei computer centrali, sono state in prevalenza negative. Si pu sperare vi sia ancora qualche margine per ottenere ulteriori sostegni al reddito, e recuperare un attivit produttiva che ridia prospettive di occupazione stabile agli ex dipendenti. Ma l occupazione da parte degli operai della fabbrica svuotata delle sue macchine pone la politica, e tutti noi, dinanzi a una questione che il prosieguo della Grande Crisi far diventare sempre pi impellente. C un problema generale di rapporto tra capitale e democrazia, che non si risolver anche se qui e l si porr rimedio a problemi locali.

Luciano Gallino da Repubblica del 4 gennaio 2011