Lavoro
5 febbraio 2016
12:27

Rossi annuncia la nuova formazione professionale toscana

FIRENZE Interventi che rispondano alle esigenze delle imprese pi dinamiche, una formazione che dedichi grande attenzione all'occupabilit cio ai risultati che riesce a conseguire, una strategia che nasca dal confronto con le aziende e le forze sociali, e poi il 50% di risorse destinate alla formazione strategica, il 30% ai territori e il 20% ai voucher, cio agli interventi a favore di singoli soggetti.

Sono queste, in estrema sintesi, le linee della nuova formazione professionale toscana annunciate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, nel corso della sua introduzione al convegno "La formazione professionale che cambia" organizzato dall'Irpet in una affollatissima sala Pegaso di Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze.

"E' una riforma ha detto il presidente Rossi per qualificare la formazione professionale. Introduciamo un concetto nuovo: la valutazione. Basta con le Agenzie formative che formano per se stesse senza preoccuparsi degli sbocchi occupazionali. Alla fine del primo ciclo assegneremo loro un rating che significa considerare migliori quelle che riescono ad occupare di pi e che faranno formazione in rapporto ad obiettivi precisi. Vogliamo allocare risorse in modo pi selettivo, in relazione alle strategie di sviluppo che abbiamo".

Rossi ha aggiunto che la Regione prester grande attenzione  al mondo della scuola per combattere una dispersione scolastica che in Toscana molto alta. Lo far collegando meglio gli istituti tecnici e quelli professionali al mondo del lavoro, dotandoli di risorse economiche aggiuntive per migliorare i loro laboratori e perch utilizzino anche docenti che vengono dal mondo del lavoro.
All'Irpet stato affidato il compito di rilevare i bisogni delle imprese. Gli istituti privati verranno accreditati secondo norme pi stringenti e continueranno a giocare un ruolo nel nuovo sistema che sar attento, oltre che alle esigenze delle imprese manifatturiere, anche ai servizi, che sono in forte espansione.

"Vogliamo che nessun ragazzo ha precisato il presidente esca dal sistema scolastico senza aver conseguito almeno una qualifica professionale e faremo in modo che le positive esperienze che esistono oggi in Toscana, diventino sistema. Quello che vogliamo produrre un cambiamento profondo e sul nostro progetto siamo disponibili ad ascoltare critiche e suggerimenti, perch i cambiamenti non sono veri se non fanno discutere e non creano resistenze. Per vogliamo cambiare, perch se lo facciamo attendiamo effetti positivi nel rapporto tra scuola, formazione e mondo del lavoro ed una migliore possibilit di occupazione per i giovani toscani".

Rossi ha detto anche che la nuova formazione professionale sar articolata a livello di zone (dalle 20 alle 30 in Toscana) e che in ciascuna sar presente un ufficio territoriale che si occuper di formazione.

"E' una grande sfida ha concluso - alla quale si collega quella dei centri per l'impiego che dovranno diventare un punto affidabile a cui le imprese si rivolgono per avere addetti qualificati".

Con la riforma degli Enti locali del 2014, la Regione ha assunto nuovamente su di s le competenze amministrative e normative sulla formazione professionale e l'orientamento passando da un ruolo di  programmazione e coordinamento a svolgere anche funzioni gestionali e di controllo.
E' dal primo gennaio 2016 che la Regione si fa carico dell'indirizzo, della programmazione, dell'intera gestione del sistema e del rapporto immediato con l'utenza.