Economia
5 febbraio 2011
15:07

Rossi lancia la superbanca

Una superbanca per le imprese toscane. Pensata per loro, riservata alle richieste specifiche delle aziende che hanno bisogno di prestiti agevolati per superare la crisi ma, soprattutto, creata per gli industriali che hanno ancora voglia di investire e guardare al futuro. La nuova realt sta nascendo adesso e a darle vita sono la Regione attraverso la sua struttura finanziaria Fidi Toscana Spa e gli istituti di credito radicati sul territorio: Casse di Risparmio, Monte dei Paschi, Credito cooperativo. Ad annunciare l'imminente aggregazione il presidente della Toscana Enrico Rossi. Sono arrivato dopo mesi di lavoro sulle difficolt della ripresa economica alla convinzione che serva uno strumento nuovo per accompagnare le imprese fuori dalla crisi , spiega.

Finora abbiamo aiutato le aziende in tanti modi diversi, facendo da supporto al credito, entrando direttamente nel capitale sociale con Fidi, dando fiato a situazioni che sembravano senza sbocco, come quelle della Isi, della Mabro, del panificio di Altopascio, del lanificio Soci in Casentino, della Rossignolo a Livorno. Nel 2010 Fidi ha erogato 525 milioni di prestiti. Continueremo a fare tutto questo ma punteremo anche pi in alto. Oltre al mix di interventi, che ha dimostrato di funzionare, dobbiamo arrivare a costruire una vera e propria banca su dimensione regionale che sia legata al territorio e costituita da noi e dalle banche gi esistenti .

La logica da cui parte Rossi quella che anim negli anni Sessanta e Settanta la cosiddetta "politica dei distretti". Anche allora lo sviluppo era legato ad un forte connubio tra istituzione pubblica, in quel caso i Comuni, le aziende e una serie di relazioni sociali che favorirono la crescita industriale. Adesso serve una dimensione pi ampia che coinvolga l'intera regione, enti locali e banche , spiega. Chi ha voglia di investire, che sia toscano o venga da fuori, deve trovare un luogo in cui le sue richieste vengano comprese e accolte, proprio come succedeva all'interno dei distretti trent'anni fa .

C' davvero bisogno di una banca in pi per ottenere questo? Non si tratta di creare una banca che si aggiunge alle altre ma di dar vita ad una banca che usi le altre banche e che serva a mettere in contatto istituzionie imprese, pensata per gli investimenti oltre che per i prestiti utili a tirare avanti. Questo contribuir a creare, spero, un clima favorevole per affrontare e superare la crisi .

Dalle parole di Rossi sembra di intuire che i rapporti tra Regione e istituti di credito siano migliori rispetto al passato. Abbiamo visto , dice il presidente, che se ci muoviamo insieme alle banche otteniamo risultati e si comincia a percepire un impegno maggiore da parte del sistema creditizio. Quanto a noi non smettiamo di fare la nostra parte.

Anche sul caso Lucchini ci siamo mossi in pi direzioni e abbiamo investito 5 milioni di euro per sostenere l'indotto nel momento pi buio della trattativa sul salvataggio delle acciaierie . Proprio ieri Rossi ha inviato al ministro dell'Economia Paolo Romani una lettera in cui chiede di inserire Prato e Massa Carrara nelle aree di crisi, in modo- spiega- di ottenere maggiori agevolazioni sul piano della protezione sociale e anche eventuali provvidenze per i lavoratori in mobilit . E ogni luned il presidente continua a riunire una task force (cos la chiama) sulla crisi a cui partecipano assessori, funzionari dei settori strategici, il direttore generale della presidenza e i vertici di Fidi. Ogni volta vengono invitati alcuni imprenditori che raccontano le loro esperienze negative o positive. Per me , assicura Rossi, ascoltarli utilissimo per capire come risolvere i problemi di chi produce e aspetta risposte dal governo regionale .

Di Simona Poli per Repubblica Firenze del 5 febbraio 2011