Emergenza e sicurezza
Protezione civile
27 ottobre 2011
11:18

Rossi: 'Niente costruzioni nelle zone a rischio. Bisogna essere inflessibili'

FIRENZE - "In queste ore stiamo cercando di risolvere due problemi importanti. Il primo quello dell'approvvigionamento dell'acqua con autobotti, in collaborazione con tutte le aziende dell'acqua toscane. E in parallelo i tecnici sono al lavoro per ripristinare la rete idrica. L'altro l'isolamento, per il crollo dei ponti, dei paesi di Stadano e Mulazzo. Oggi verr effettuato il sopralluogo per la realizzazione di due ponti provvisori". Lo ha affermato il presidente Enrico Rossi, intervistato a Firenze a margine della presentazione del "Dossier statistico immigrazione 2011" redatto da Caritas/Migrantes.

"Ci sono state nella zona precipitazioni fuori dell'ordinario, ma il punto vero, che ha portato a questa tragedia ha proseguito il presidente Rossi -, l'urbanizzazione non corretta del territorio. Si costruito nel letto dei fiumi, sulle colline, in maniera indiscriminata, e la natura in queste occasioni si riprende i suoi spazi. Sarebbe opportuno che il governo approvasse un piano pluriennale degli interventi necessari per mettere in sicurezza il territorio, invece si continuano a tagliare i fondi per la prevenzione e la gestione del territorio. Anche il ministro Prestigiacomo ha protestato, ma poi rimasta al suo posto nonostante il taglio del 90% ai fondi del suo ministero".

"Noi ha detto ancora - abbiamo reso inedificabili le zone dove si sono verificate le esondazioni. Le costruzioni saranno ferme fino a quando non saranno state effettuate tutte le verifiche sul rispetto della normativa e dei vincoli per la sicurezza. Nonostante i tagli, nel 2010 abbiamo impegnato 60 milioni, mentre per il 2011 possiamo impegnarne solo 15 a causa dei vincoli del patto di stabilit . Abbiamo messo 30 milioni per la manutenzione della montagna. Ma il punto determinante uno: bisogna smettere di costruire nelle zone a rischio, bisogna essere inflessibili".