6 settembre 2011
15:10

Rossi: 'Nostra finanziaria sarà per l'equità e lo sviluppo'

FIRENZE - "Il giudizio sulla manovra fin qui proposta è complessivamente negativo. Si rischia di perdere una occasione di giustizia, chiedendo di più a chi ha di più e tutelando chi ha di meno. La posizione della giunta regionale sarà comunque quello di avere qui in Toscana un profilo nostro, basato sull'equità, sull'innovazione e su scelte che possano rilanciare lo sviluppo". Così si è espresso il presidente Enrico Rossi intervenendo oggi nel corso della seduta straordinaria del consiglio regionale dedicata al dibattito sulla manovra.

"Abbiamo avuto il coraggio di introdurre l'Isee per l'accesso ai servizi e specificheremo meglio questa scelta nella prossima finanziaria – ha proseguito il presidente – L'Isee non è un toccasana, ma è uno strumento per fare maggiore equità perchè si avvicina di più alla effettiva situazione familiare. Ho letto con piacere che l'Anci regionale e il comune di Firenze intendono mettersi su questa strada".

Il presidente si è soffermato sulla necessità di attivare finanziamenti privati, ad esempio per le infrastrutture, e ha annunciato che sarà ancor di più spinto e arricchito il progetto Giovani Sì per l'autonomia dei giovani. Sul fronte del risparmio e della lotta agli sprechi, mentre prosegue il riordino degli enti regionali, Rossi ha annunciato l'adozione del metodo della "spending review", con cui saranno sottoposti a revisione critica i 2500 capitoli di spesa del bilancio.

Quanto alle conseguenze in Toscana della manovra il presidente Rossi ha affermato che l'impatto sul territorio nel 2013 in termini di minor spesa pubblica è calcolato intorno ai 3 miliardi di euro. "La preoccupazione di tutto il sistema delle autonomie è fortissima – ha proseguito – perchè questo comporterebbe un colpo esiziale ai servizi che ci siamo impegnati a erogare. E difficilmente potremo riprenderci dall'abbassamento del nostro tetto di spesa. Le Regioni hanno rivolto al governo alcune richieste e hanno il diritto che se ne tenga conto".

"In primo luogo il ripristino dei finanziamenti per il trasporto pubblico locale (per la Toscana 174 milioni) indispensabili per assicurare i livelli essenziali dei servizi ferroviari e su gomma. Poi il ripristino dei 900 milioni destinati al fondo sociale e cancellati. Questo è un taglio particolarmente odioso – ha proseguito il presidente – perchè dentro queste risorse ci sono le misure per l'handicap, la non autosufficienza e se vengono a mancare rischiamo un pesante regresso sociale. Infine lo sblocco degli investimenti che non producono nuovo debito. In Toscana – ha concluso il presidente – buona parte dei 3,5 miliardi disponibili".