Economia
Infrastrutture e mobilità
23 settembre 2011
13:09

Rossi: 'Per cambiare passo basta politiche recessive'

FIRENZE - "Abbiamo bisogno di un cambiamento strutturale delle politiche e delle politiche economiche europee e nazionali. Correre, cambiare passo non possibile fino a che in Italia e in Europa si percorrono politiche liberiste e recessive". Questo l'appello lanciato oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi nel corso del suo intervento all'assemblea regionale di Confindustria Toscana.

"Ho sentito parlare di Toscanina e per molti versi ancora lo siamo ha proseguito il presidente Ma questa Toscanina sta all'interno di una Italietta che a suo volta immersa nella piccola, debole Europa nelle mani dei banchieri. Per l'Italia anche un problema di autorevolezza . A Bruxelles hanno intitolato due palazzi a De Gasperi e a Altiero Spinelli: a quale altro italiano verr intitolato un palazzo nuovo?".

"Siamo dentro un quadro di politiche ha detto ancora - che consentono un attacco speculativo che pagano i lavoratori, le imprese, lo stato sociale. Dobbiamo trovare la strada per stabilizzare con un fondo europeo i titoli sovrani, abbiamo bisogno rilanciare politiche europee di investimento."

"Quanto a noi ha continuato il presidente dobbiamo insistere caparbiamente sulla centralit dell'industria, impegno che anche mio. Il rendiconto presentato in questa occasione dimostra che in questi mesi le cose si sono mosse, che abbiamo cambiato passo. Non possiamo dirci soddisfatti, ma accettiamo volentieri la sfida per fare di pi , per correre di pi , con l'ansia di fare ma anche con giusta razionalit e lucidit , che vanno mantenute per raggiungere obiettivi importanti".

"La Regione ha ricordato Rossi - ha realizzato, con Fidi e Sici, forti interventi di sostegno all'apparato produttivo. Siamo perfino oggetto di attacco per aver profuso risorse pubbliche alla finanza che supporta la nostra impresa produttiva. Ma lo facciamo perch abbiamo visto che laddove riusciamo a intervenire per risanare, ristrutturare e rilanciare, imprenditori che hanno voglia di rischiare ci sono e insieme a loro possiamo fare il miracolo. Tuttavia chiaro che siamo di fronte a un cambiamento strutturale del ruolo della Regione. Al netto della sanit , che ha un equilibrio vero nei conti, la nostra disponibilit di spesa, che era attestata sui 2 miliardi e 200 milioni di euro ha subito un taglio di 5-600 milioni. Non abbiamo prebende da distribuire e non vogliamo farlo. Abbiamo rimodulato i fondi europei per alzare il livello di investimento in ricerca delle nostre imprese, abbiamo operato per impedire altre delocalizzazioni. Abbiamo avviato una profonda riforma della pubblica amministrazione che ha consentito di tenere i livelli di welfare, tagliando il bilancio e combattendo gli sprechi. Abbiamo tagliato i consigli di amministrazione, stiamo procedendo alla gara unica per il trasporto pubblico locale. Ci prefiggiamo una manovra che recuperi sul fronte degli investimenti".

"Abbiamo fatto molto per le infrastrutture ha sottolineato il presidente -: la Tirrenica, le terze corsie, l'Alta velocit , il rilancio del porto di Livorno; per l' aeroporto di Firenze stiamo risolvendo un problema quarantennale in poco pi di un anno; vogliamo intervenire con il project financing per la Fi-Pi-Li e la Firenze-Siena. Abbiamo investito in turismo e ricerca. Vogliamo lanciare i progetti per il corridoio dell'Italia Centrale. Sono angosciato dal fatto che anche in Toscana ci sono decine di migliaia di giovani fuori dai processi formativi e fuori dal lavoro. Per questo ho lanciato il progetto Giovani S , per portare i giovani vicino a noi, per provare il gusto di trasferire i saperi. I tirocini retribuiti saranno una esperienza unica e importante. Partiremo anche con finanziamenti per fare impresa, il prestito d'onore fino a 50 mila euro e fino a 300 mila per progetti pi complessi. Per correre pi veloci abbiamo bisogno di gambe fresche".

"Ma la Regione non basta ha concluso Rossi - Abbiamo bisogno di avere al nostro fianco il sistema bancario e quello delle imprese. Ho fiducia nella Toscana, nella sua creativit , nella forza della sua imprenditoria che vuole accogliere sfida modernit . Condivido la consapevolezza di un limite: quello della rendita che esprime sempre conservazione, localismi, corporativismi. E necessario e possibile combinare sviluppo e ambiente. La modernit non contrasta con la tutela dell'ambiente. Dobbiamo andare avanti sulla una strada di lavoro, e per questo chiedo pi impegno alle imprese".