Istituzioni
Salute
8 gennaio 2018
16:35

Rossi: per le nomine in sanità procedure ai sensi di legge

FIRENZE - "In merito alle polemiche sulle future nomine da effettuarsi in sanità, mi preme precisare quanto segue. È mia prerogativa e responsabilità esclusiva, ai sensi della legge, procedere alla nomina del direttore generale e dei direttori delle direzioni regionali". Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

"Senza ipocrisia e in trasparenza – prosegue - ho reso pubblica, con un comunicato condiviso con il rettore dell'Università di Firenze e con l'assessora regionale, la mia intenzione di nominare la dottoressa Monica Calamai che, per la sua competenza, esperienza e conoscenza del sistema sanitario toscano, allo stato, ritengo la più adeguata a ricoprire il ruolo di direttore regionale della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale".

"Ho ritenuto anche opportuno – sottolinea il presidente della Toscana - promulgare un avviso, non certo un concorso, che non è previsto, per verificare se ci fossero candidature migliori. Questo comportamento è cristallino; non ho negato quello che penso, e con prudenza e scrupolo ho voluto allargare lo sguardo ad altre eventuali possibilità. Tutto alla luce del sole, che evidentemente acceca alcuni. Ho seguito questo metodo in altre analoghe situazioni con risultati che giudico positivamente anche in base alle annuali valutazioni effettuate con criteri oggettivi. Mi riservo quindi di procedere alla nomina appena sarà chiuso l'avviso".

"Invece, per quanto riguarda la eventuale nomina del direttore di Careggi – prosegue Rossi - la legge mi obbliga a raggiungere l'intesa con il rettore dell'Università di Firenze, professor Luigi Dei. Intesa che, allo scopo di accelerare i tempi, è stata preventivamente raggiunta in un incontro cui ha partecipato anche l'assessora Stefania Saccardi".
"Infine, per la nomina dei direttori delle Aziende sanitarie e ospedaliere, a differenza di quanto avviene per i direttori della Regione Toscana – conclude Rossi - sono tenuto ad inviare le proposte alla commissione consiliare regionale per l'espressione del parere".