Infrastrutture e mobilità
14 gennaio 2011
17:08

Rossi: 'Pisa resta leader, ma dobbiamo cogliere nuove opportunità'

Gli aeroporti di Firenze e Pisa devono integrarsi. "La priorità della Regione è una società unica tra Pisa e Firenze in modo che le debolezze diventino punti di forza" ripete oggi il presidente della Toscana Enrico Rossi in una intervista sulla cronaca di Pisa del Tirreno, pubblicata di seguito. "Pisa - dice Rossi - resta leader. Presto arriveranno anche nuovi voli, supportati dalla Regione. Ma anche lo scalo del capoluogo ha diritto di essere sistemato e messo in condizioni di sicurezza. E' il mercato che spinge verso l'integrazione e per non creare una concorrenza deleteria, bensì un'integrazione vera, è bene che questo processo sia governato dalla Regione".  "Il nostro ruolo - aggiunge poi - è quello di scongiurare un'alleanza tra Firenze e Bologna che sarebbe negativa per tutta la Toscana". Guardando avanti. Puntando a diventare il terzo polo in Italia e scommettendo su una società unica,  per evitare "una broncopolmonite nel caso a Ryanair, artefice dello sviluppo dell'aeroporto pisano,  venga un raffreddore".

Dalla cronaca di Pisa del Tirreno, 14 gennaio 2011:

Pisa resta leader, presto nuovi voli

Il governatore Rossi: dobbiamo anche difenderci dalle insidie di Bologna

Se non si realizza una società unica si rischia di perdere grandi opportunità a vantaggio di altri e contro gli interessi della Toscana

di MARCO BARABOTTI

PISA. «Macché danneggiare Pisa, tutt'altro. Il suo ruolo non lo tocca nessuno. Semmai bisogna fare sistema per cogliere nuove opportunità di crescita non solo a vantaggio di pisani e fiorentini, ma di tutta la Toscana». Il governatore Enrico Rossi torna sull'integrazione tra gli aeroporti Galilei e Vespucci che ormai è un cavallo di battaglia della Regione, come risulta dal dibattito di questi ultimi mesi. Si punta ad un'unica società di gestione, anche se ci sono ancora da definire gli aspetti che riguardano la riorganizzazione societaria.

D'altronde, superata la fase della deregolamentazione e della crescita, l'Italia si prepara a far pulizia in un settore nel quale il numero degli scali è cresciuto in maniera irragionevole ed è facile prevedere che una bella fetta degli attuali 48 impianti saranno sottoutilizzati, dismessi o destinati al traffico privato o amatoriale.

Trasformare la rivalità in sinergia però non è facile, anche perché se da una parte vi sono resistenze riguardo a posizioni acquisite (Pisa si sente leader del trasporto aereo in Toscana, anche grazie a scelte lungimiranti), dall'altra vi è una concorrenza che si muove sempre più velocemente: la prima spina per Vespucci e Galilei si chiama Frecciarossa, ma non è la sola. Oggi da Santa Maria Novella si può raggiungere Malpensa senza cambi in due ore e 39' con 57 euro, l'equivalente di quattro giorni di parcheggio al Galilei e di sei al Vespucci.

Ma se la politica regionale punta decisamente verso l'integrazione tra i due scali toscani, allo stesso tempo il governatore rilancia su Pisa, annunciando nuovi importanti voli dal Galilei, supportati dalla Regione.

Garanti dello sviluppo aeroportuale. «Il nostro obiettivo primario - dice Rossi - è quello di fare da garanti dello sviluppo del sistema di trasporto aereo in Toscana, senza favoritismi o sperequazioni, ma negli interessi generali della nostra comunità».

La variante per la seconda pista a Peretola. «Nessuno - dice il governatore della Toscana - può chiudere per decreto Firenze. Lo scalo del capoluogo ha diritto di essere sistemato e messo in condizioni di sicurezza. È logico e produttivo, in questo contesto, pensare a un processo di aggregazione tra i due aeroporti. È del resto il mercato che spinge verso l'integrazione».

I vantaggi dell'integrazione: ma Pisa resta leader. «L'esperienza da promuovere - dice Rossi - è quella di una società unica tra Pisa e Firenze in modo che le debolezze diventino invece punti di forza. Il Galilei non lo discute nessuno come aeroporto leader della Toscana, ma Peretola che può svolgere un ruolo di integrazione e insieme fanno una grande forza. Proprio per non creare una concorrenza deleteria, bensì un'integrazione vera, è bene che questo processo sia governato dalla Regione».

Il pericolo Bologna. «Il nostro ruolo come Regione - dice il governatore - è scongiurare un'alleanza tra Firenze e Bologna, che sarebbe negativa per tutta la Toscana. Ve lo immaginate cosa diventerebbe l'asse felsineo-fiorentino, in un sistema integrato in cui si va dal capoluogo emiliano alla stazione di Santa Maria Novella in 35'?».

Ecco intanto cosa fare. «Occorre insistere - afferma Rossi - sulla direttissima ferroviaria Firenze-Pisa, fino a portarla a tempi di percorrenza europei, come in parte stiamo già facendo. In questo senso anche il People Mover, il sistema di trasporto che collegherà la stazione di Pisa con quella dell'aeroporto in 5' e su cui abbiamo previsto investimenti per 28 milioni di euro, è un altro passo decisivo».

Nuovi voli da Pisa. «Presto annunceremo - dice Rossi - nuovi voli dal Galilei. Collegamenti importanti, che ricalcano anche la nostra filosofia di impegno e che ci ha visto di recente in missione a Shangai (oltre a quelli già previsti nel 2011 per Tampere, Tenerife ed Helsinki; n.d.r.)».

Pisa-Firenze terzo polo aeroportuale italiano. «Solo l'integrazione ci permette di cogliere il nuovo che avanza», dice Rossi «fuori da municipalismo deleteri». «Venezia a parte - afferma il governatore - che ha una peculiarità propria, puntiamo a diventare il terzo polo italiano. È un salto di qualità enorme, che ci spalanca le porte a nuovi vettori ed è visto con entusiasmo anche dall'Alitalia. Ecco, ripeto ancora una volta, la Regione in questa integrazione ha un ruolo di garanzia. Tanto più in un momento in cui il mondo cambia velocemente e se si resta al palo si rischia che se ne avvantaggino altri a danno di tutti i cittadini della Toscana».

La low cost vola, ma sarà sempre così? «Il grande sviluppo di Pisa, con più di 4 milioni di passeggeri - dice il governatore - lo si deve soprattutto ai voli low cost e in particolare al boom di Ryanair. A noi questo fa piacere, ma quanto può durare? Io spero tanto. Ma se alla Ryanair viene un raffreddore, noi si rischia