Lavoro
29 novembre 2017
16:08

Rossi su Aferpi: "Il Governo si tuteli rispetto ad abbandoni industriali"

ROMA - "Credo che occorrano politiche pi forti ed incisive e che il Governo debba tutelarsi rispetto a fenomeni di abbandono industriale. Cos a Piombino dobbiamo garantirci, memori degli errori compiuti in questa vicenda, nei confronti di chi prender in carico le acciaierie, perch non ci ritroviamo in queste condizioni".

la posizione che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha espresso a Roma nel corso dell'assemblea nazionale della siderurgia "Fondiamo il futuro" organizzata dalla Fiom presso la sede nazionale della Cgil.

Rossi ha detto di aver apprezzato ci che hanno fatto i ministri De Vincenti prima e Calenda adesso, ma ha ricordato che nazioni come la Francia hanno approvato legislazioni per tutelarsi rispetto a piani industriali presentati da imprenditori in un settore che strategico per ogni politica industriale.

Quanto alle prospettive, Rossi ha osservato che "Piombino ha diritto a trovare un imprenditore che torni a produrre acciaio, perch ha le maestranze giuste, un ambiente pi sostenibile rispetto ad altri siti, ed una storia millenaria" e ha poi ammonito che "se ci non avvenisse significherebbe che si vogliono fare soltanto profitti sui laminatoi" e ancora che Piombino non pu vivere di solo turismo, concludendo con un "hai voglia a mettere ombrelloni lungo il canale".

"In sette anni - ha poi aggiunto - ho visto quattro imprenditori interessati a rilevare le acciaierie e sono stato amico di tutti e parente di nessuno. Quindi posso dire che i ritardi con cui Rebrab sta arrivando ad un accordo per la cessione, stanno mettendo in enormi difficolt migliaia di lavoratori. E forse a gennaio riusciremo, grazie all'impegno che abbiamo messo nel recuperare i 30 milioni di euro, una "limosina" di 500 euro ai lavoratori che sono a casa senza occupazione. Per questo dico che il Governo non deve limitarsi a riunire tavoli e indire gare. Mi pare questo il problema politico serio che abbiamo di fronte e di cui le forze politiche dovrebbero discutere".