Istituzioni
12 ottobre 2011
15:39

Rossi su ddl intercettazioni: 'Pensiamo ai problemi reali del paese'

FIRENZE - Sostegno alla mobilitazione contro il ddl sulle intercettazioni che, se diventasse davvero legge dello Stato, impedirebbe ai giornalisti di informare e ai cittadini di conoscere i fatti; ma anche stupore per le dichiarazioni fatte questa mattina nel corso dei lavori del consiglio da Marco Taradash, consigliere Pdl, in relazione a questa stessa mobilitazione. E' quanto esprime il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, commentando il documento che questa mattina Associazione Stampa Toscana e Gruppo cronisti hanno consegnato al presidente del consiglio Alberto Monaci e le reazioni che a esso hanno fatto seguito.

"La battaglia contro la legge bavaglio - ha sottolineato Rossi - una battaglia di civilt rispetto alla quale non si pu abbassare la guardia, nonostante il rinvio della sua approvazione che ha fatto seguito al voto di ieri in Parlamento. Hanno fatto bene le associazioni dei giornalisti, dei magistrati e della societ civile a confermare tutte le iniziative di protesta, perch fino a quando rester in piedi il governo Berlusconi c' il rischio che i problemi giudiziari del premier riscuotano pi attenzione dei problemi reali del paese. Stupisce per che un consigliere come Taradash, che pure rivendica di essere un giornalista, si esprima a favore di norme che impediranno ai giornalisti di esercitare il diritto di cronaca e di assolvere al loro dovere di informare in maniera corretta e completa. E a chi, come lui, sostiene che non c' nessun paese al mondo, tranne l'Italia, in cui le intercettazioni vengono pubblicate, bisogna replicare che il rischio che l'Italia sia l'unico paese al mondo dove, prima dell'eventuale processo, non sar possibile sapere nulla su inchieste quali quelle sul terremoto all'Aquila, le cliniche degli orrori, gli illeciti della pubblica amministrazione"