Diritti
19 maggio 2011
16:11

Rossi su migranti a Prato: 'Tredici profughi non fanno scoppiare una guerra'

FIRENZE - "Arrivano 13 profughi e sembra che sia scoppiata la guerra. Mi sembra troppo. Credo che si perda tempo e che ci si serva di pretesti per attaccare la Regione. Forse bene abbassare i toni e discutere nel merito". Questo il commento del presidente Enrico Rossi alle polemiche scoppiate a Prato per l'ospitalit prestata a un piccolo gruppo di profughi.

"La procedura stabilita per l'accoglienza - prosegue il presidente - prevede che la Regione avverta le Province e questa, a loro volta, i Comuni. Sappiamo che Prato ha gi una presenza di extracomunitari importante e sappiamo che non dobbiamo sovraccaricarla. Ma 13 persone, insomma, non costituiscono un problema. C' uno sforzo nazionale in atto, chiesto dal ministro Maroni a tutte le Regioni. Noi dobbiamo accogliere in Toscana, come dice l'accordo, fino ad un massimo di 3.500 immigrati. Non mi sembra che, per come ci siamo organizzati, la cosa crei chiss quali sconquassi, mi pare invece che l'idea delle piccole comunit d'integrazione, di piccoli nuclei favorisca i rapporti ed attenui le tensioni. Insomma un modello che funziona".

"Quello che invece non funziona pi brandire la paura verso l'immigrazione. Noi abbiamo risposto ad un'esigenza che c' stata posta da ministri che sono politicamente affini a chi governa Prato. La Toscana ha adottato un suo modello, il modello risulta vincente e ha rimesso in moto un vero movimento di solidariet . Quando l'ho incontrato per discutere sul Progetto Prato il sindaco non ha accennato al problema. Non vorrei si usassero due 'piste', una istituzionale e una politica".

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