Università e ricerca
27 gennaio 2015
17:23

Rossi sulla Memoria: "Un lavoro che non finisce mai".

FIRENZE - "Gli stereotipi razzisti sono fondati sull'ignoranza, sulla non conoscenza: sul non sapere che non esistono le razze perch di razze ce n' una sola, quella umana". Cos Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo questa mattina in Consiglio Regionale per il Giorno della Memoria 2015.

 

Precisato che "razzismo e antisemitismo si combattono con la conoscenza, con la consapevolezza culturale e storica", Rossi ha invitato a riflettere sul fatto che "vivere in una societ democratica e post ideologica non ci mette al riparo dai rischi del razzismo". L'attivazione della memoria dunque "un lavoro che non finisce mai perch , purtroppo, i meccanismi del male assoluto, il cancro del razzismo, sono sempre in azione e noi abbiamo il dovere di opporci con la forza dell'intelligenza e della passione".

 

Si anche soffermato, il presidente della Regione Toscana, sull'edizione 2015 del Treno della Memoria e sulle attivit formative per gli insegnanti ("Possiamo dire che in Toscana il livello di vaccinazione antirazzista ha raggiunto livelli molto alti di diffusione e contaminazione, ma non vogliamo allentare la guardia perch non si pu mai essere al sicuro").

 

Ha anche avuto parole, Rossi, per i recenti tragici fatti di Parigi ("In Europa ogni volta che riprendono forza i venti dell'intolleranza vengono colpiti gli ebrei") e per i movimenti xenofobi che si stanno organizzando in Europa ("anche alimentati dagli effetti della crisi economica") oltre che per le nuove forme di fondamentalismo ("hanno come obiettivo quei valori di laicit , democrazia, pluralismo che sono stati alla base del progetto europeo"). Una sottolineatura anche per il tema della emancipazione femminile ("rivoluzione oggi ferocemente contrastata dall'estremismo islamico pi retrivo e distorcente dello stesso messaggio egualitario del Corano").

 

La risposta contro tutto questo per Rossi abita nel "rafforzare i valori di libert , uguaglianza e laicit su cui si fondano le democrazie moderne".