Economia
Lavoro
17 febbraio 2017
15:49

Rossi: "Un'alleanza da 400 milioni contro la povertà e per la ripresa"

FIRENZE -  Le politiche pubbliche dovrebbero puntare ad incrementare la domanda interna e a determinare la ripresa, ed è possibile farlo, come sollecita Allenza contro la povertà, destinando 7 miliardi in Italia e 400 milioni in Toscana a chi si trova in estremo disagio.

E' questa una delle proposte che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha lanciato questa mattina a Firenze a margine della presentazione del Rapporto 2016-17 dell'Istituto per la programmazione economica della Toscana.

"La Regione ha investito – ha spiegato Rossi – nei suoi porti, nel sistema ferroviario, nei servizi pubblici di trasporto locale, nella difesa del suolo. E' ciò che possiamo fare e lo stiamo facendo, così come spendiamo bene e interamente i fondi comunitari. Ma per un sostegno vero alla ripresa serve una svolta nelle politiche europee e in quelle nazionali".

Impresa non facile, anche in una Toscana che cresce più delle altre regioni, ma in maniera ancora insufficiente e che oggi può spendere 1 miliardo e 350 milioni contro i 2,25 miliardi di cui disponeva in bilancio nel 2010.

"Si tratta di quasi un miliardo – ha precisato Rossi – che ci manca in termini di occupazione di lavoro. Perchè le politiche di rigore non sono produttive, ma occorre spendere e farlo bene. In Italia dall'inizio della crisi abbiamo investito 1.000 miliardi in meno e se oggi riuscissimo ad investire l'1% del PIL potremmo dare lavoro a 100-150.000 persone. Invece l'Italia rischia il declino e siamo ultimi in Europa. E per quanto la Toscana vada meglio, visto che il nostro PIL dall'inizio della crisi è diminuito del 3,4% mentre quello nazionale è calato del 6,4%, le cose non si sbloccano. Così in Toscana abbiamo 80.000 disoccupati in più rispetto al 2008".

Tra le "ricette" indicate da Enrico Rossi ci sono il rilancio degli investimenti pubblici, l'assunzione di giovani (uno ogni tre pensionati per far rimanere la spesa invariata) nella Pubblica amministrazione e la lotta alla povertà.

"E' necessario – ha concluso il presidente – superare le politiche di corto respiro per guardare ai prossimi due-tre anni per imboccare più decisamente la strada per uscire dalla crisi".

 

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