Salute

Salute dei minori in istituto, approvato il percorso per la presa in carico

FIRENZE Approvato dalla giunta il percorso per la presa in carico, da un punto di vista sanitario, dei minori sottoposti a procedimento penale. Sia nelle situazioni ordinarie che in quelle di urgenza. Si tratta della formalizzazione del primo intervento previsto dalla delibera approvata a fine maggio, contenente le linee di indirizzo prioritarie per il biennio 2011-2012 sulla qualit della salute dei cittadini detenuti.

"In tempi rapidissimi ha detto l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia abbiamo dato attuazione a uno dei tanti interventi previsti dalla delibera, che punta alla salvaguardia della salute dei detenuti. Un intervento importante, perch scaturisce da un rinnovato rapporto di collaborazione con l'amministrazione penitenziaria. Il percorso approvato mette in comune risorse, umane ed economiche, e si basa su una sinergia molto ampia che prevede il coinvolgimento di tutto il territorio. Molto presto ha concluso l'assessore - saranno approvati anche altri punti contenuti nelle linee di indirizzo".

Il percorso integrato socio-sanitario-educativo, sia ordinario che d'urgenza, di presa in carico dei minori sottoposti a procedimento penale, disposto dall'Autorit giudiziaria minorile, il frutto di un lavoro congiunto condotto dalla Regione con i Centri per la Giustizia Minorile di Firenze e Pontremoli ed i Servizi competenti delle Aziende Usl di riferimento. L'obiettivo consentire la prestazione di interventi appropriati rispetto ai bisogni assistenziali, rispondendo all'esigenza della magistratura di emettere provvedimenti tempestivi e precisando la competenza economica, ovvero a chi spetta prendersi carico dei costi della retta di mantenimento a seconda del tipo collocamento individuato (comunit terapeutica o comunit socio-educativa).

In particolare, si prevede un'attenzione nella valutazione dello stato di salute del ragazzo o della ragazza al momento del suo ingresso in istituto, da effettuarsi da parte di una vera e propria quipe di base, costituita da medico, psicologo e educatore professionale. Quindi sar ponderata attentamente l'eventuale decisione di inviare il minore, da subito, in una comunit di tipo terapeutico, che sappia rispondere appropriatamente e tempestivamente al bisogno sanitario. Tutto ci , in perfetta sinergia con l'amministrazione penitenziaria e coniugando comunque l'esigenza della magistratura di emettere provvedimenti tempestivi, con quella sanitaria di tutelare la salute dei minori, considerata anche la loro condizione di fragilit .

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