Salute
12 dicembre 2014
18:30

Sanità, Rossi: "Grande bisogno di riforma per salvare il servizio pubblico"

PISA - C'è un grande bisogno di riforma per salvare il servizio sanitario pubblico: ne è convinto il presidente Enrico Rossi  che ne ha parlato oggi intervenendo nel corso della giornata di studio organizzata per il decennale del Laboratorio management e sanità della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
 
"Avevamo bisogno di strumenti di governo - ha ricordato Rossi riferendosi ai primi passi del Laboratorio - perché le aziende sanitarie e ospedaliere si muovessero su determinate linee e poi si potesse misurare la strada fatta. Il MeS ci ha messo a disposizione questi strumenti. A questo sono legati in gran parte i successi del nostro sistema sanitario".
 
" La sanità - ha proseguito - rappresenta tuttora uno dei comparti della Pubblica amministrazione migliori, meno costosi e meglio funzionanti. Il servizio sanitario nazionale e' un successo della storia d'Italia. Va aggiustato, rimodellato, ma sarebbe importante che si ripartisse da questa rivendicazione anche orgogliosa dei risultati di questa infrastruttura civile. Non penso che, chiunque governi, sia prevedibile nei prossimi anni un aumento della spesa sanitaria,  che sembra invece destinata ad essere compressa. Dobbiamo quindi entrare nell'ottica di una riforma. Bisogna ricostruire dentro il sistema uno spirito riformatore che senza rinunciare alla qualità abbatta ai costi".
 
"Al primo punto vedo la sobrietà delle cure, nei dispositivi medicali, nella farmaceutica. Su questo tema, che inerisce l'eticita' delle cure, e' importantissimo l' apporto dei professionisti e la discussione con gli utenti. Così come sono doverosi e possibili altri interventi come ad esempio sulla variabilità che si risconta nelle varie asl circa la spesa e i costi. C'è poi una profonda necessità di razionalizzazione e riorganizzazione, per arrivare a una organizzazione dipartimentale più vasta che riguardi i servizi ma anche la didattica e la formazione. Dobbiamo chiedere alle università di essere più aderenti alla domanda formativa che viene dalla sanità. Così come dobbiamo riflettere sull'organizzazione della rete ospedaliera. Continuo infine a pensare che per salvare questo servizio sanitario non sarebbe sbagliato chiedere di più a chi ha di più, anche se con questo livello di giustizia fiscale non è molto semplice".
 
"Se faremo tutto questo potremo vincere la sfida.  Ma non si può star fermi. Capisco le resistenze - ha concluso Rossi - ma sarebbe sbagliato avere paura. Non faremo passo senza prima averlo discusso con tutti."