Diritti
Sociale
11 febbraio 2011
12:13

Save the Children, Nencini: 'Tre impegni per la Toscana'

FIRENZE Tre problemi da affrontare, tre cose da fare: per i bambini e per i giovani, messe in fila dall'assessore ai diritti umani Riccardo Nencini. Primo: nominare il garante dell'infanzia, che la Toscana ha istituito un anno fa, sul finire della scorsa legislatura, e combattere l'abbandono scolastico. Secondo: ripensare il multiculturalismo, che "va bene, ma con diritti per tutti e doveri chiari per tutti". Terzo: rispondere ai giovani che protestano, "spesso a ragione", coinvolgendoli di pi nelle decisioni e magari concendendo il diritto di voto ai sedicenni, almeno nelle circoscrizioni.

A Palazzo Strozzi Sacrati, sede a Firenze della presidenza della giunta regionale, "Save the Children" ha presentato stamani il primo "Atlante dell'infanzia (a rischio) in Italia". E l'assessore Nencini sgombra subito il campo da una tentazione. "Non detto che la Toscana spiega - sia ancora la madre di tutto il meglio del mondo. Lo stata in passato per qualche tempo. Ma non detto che quello che stato si ripeta all'infinito. E per farlo c' da lavorare ed occorre che tutti adempiano alle proprie responsabilit ".

Tre nodi da sciogliere

Il primo problema riguarda la bassa natalit . "La Toscana ricorda Nencini tra le regioni pi 'vecchie' d'Italia, ovvero con il peggior rapporto tra giovani ed anziani". E' la seconda, dopo la Liguria. "Una situazione drammatica. E Firenze precisa sempre l'assessore di gran lunga la citt pi 'vecchia' d'Italia".

La seconda questione attiene al lavoro minorile. "Non ci sono solo i bambini che lavorano nelle miniere di diamanti del Sudafrica. A Prato, a meno di dieci chilometri da quello che era l'ombelico del mondo, ci sono bambini cinesi che fanno le asole della mia camicia, ad esempio". Oppure confenzionano altri capi di abbigliamento. "E forse fanno anche altro, di pi preoccupante. Un problema enorme annota e neppure pi un caso troppo raro, dove la scarsa tutela dei diritti dei bambini si associa ad una situazione di illegalit diffusa in una citt , ma il fenomeno non riguarda pi solo Prato, dove inaccettabile che, dall'oggi al domani, si scopra che ci sono 20 o 30 mila probabili stranieri immigrati clandestini. Una piaga da estirpare". Assessore Riccardo Nencini all'incontro di "Save the Children""Per questo dico sottolinea Nencini che il multiculturalismo va bene, che tutti gli stranieri che vivono qui devono godere pienamente dei diritti concessi ai cittadini dallo Stato, ma proprio perch vivono qui devono rispetterne anche leggi, obblighi e doveri. C' stata un'interpretazione del multiculturalismo, per parecchio tempo da parte di qualcuno, che portava a chiudere un occhio quando certe pratiche rimanevano confinate alla comunit di appartenenza, in virt di un 'diritto' alla propria cultura. Cos non deve pi essere".

La terza questione interessa le idee. "A volte mancano - conclude Nencini ed occorre invece investire sulle idee nuove, come la Regione Toscana sta facendo con il Progetto Giovani presentato nelle settimane scorse dal presidente Rossi e che metter a disposizione dei giovani che vivono in Toscana, non solo quelli fino a 18 anni, 334 milioni in tre anni".

Diritto di cittadinanza per i bambini stranieri

Poco dopo l'intervento di Nencini ha preso la parola nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati Raffaella Milano, responsabile del programma Italia-Europa di "Save the Children".

"La Toscana sottolinea vanta tante realt di eccellenza, ma presenta anche alcune criticit da superare. Parla anche di integrazione e di integrazione possibile. "Ci sono in Italia pi di mezzo milioni di bambini stranieri nati qui e che qui studiano e vivono e forse sanno il Manzoni meglio di tanti altri ragazzi italian ricorda Sono i minori di seconda generazione. Prato la citt in Italia con il maggior numero in percentuale: il 19,7% di tutti gli stranieri che ci vivono. Ma nessuno di loro ha la cittadinanza italiana. La possono chiedere e conquistare, faticosamente, dopo i diciotto anni. Una delle battaglie di "Save the Children" proprio quella di far riconoscere a tutti i bambini che nascono e vivono qui questo diritto". Bambini, si scopre spulciando tra le pagine dell'atlante, che non solo parlano benissimo italiano ma per lo pi hanno anche nomi italiani. Se Francesco, Alessandro, Giulia e Sofia sono infatti i pi diffusi ed amati dai genitori italiani, altrettanto successo riscuotono tra gli stranieri Alessia, Giulia, Sofia, Matteo ed Alessandro. In Toscana anche Andrea e Sara. A conferma dell'integrazione in atto.

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