Cultura
20 ottobre 2011
15:10

Scaletti: 'Adeguare l'offerta museale alle esigenze dei giovani'

LUCCA "Studi recenti sul pubblico giovanile ci dicono che i ragazzi vogliono imparare mettendosi in gioco personalmente, contribuire alla costruzione della propria cultura, sollecitata per esempio dalla visita ad un museo, con le loro emozioni, le loro esperienze personali: non essere fruitori passivi, ma parte attiva nella costruzione dell'esperienza culturale che deriva dalla visita al museo". Lo ha affermato l'assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, intervenendo alla sessione dedicata ai giovani e ai loro rapporti con le strutture museali che si svolta oggi pomeriggio nell'ambito di Lu.Be.C (Lucca Beni Culturali) 2011 a Lucca.

"Dagli stessi studi emerge che i giovani chiedono di incrementare la presenza di apparecchiature interattive e funzionali, di spazi di riposo e riflessione, di audio guide, di posti a sedere per ammirare le opere, accanto ad una esplicita esigenza di essere pi direttamente coinvolti, divertiti, anzi stupiti ha proseguito l'assessore Scaletti -. In sostanza un approccio innovativo verso il patrimonio culturale, che non pi quello esclusivo di ammirazione 'reverenziale', ma di interazione, di partecipazione emozionale, oltre che intellettuale e conoscitiva".

Il pubblico giovane usa quotidianamente le tecnologie pi d'avanguardia, molto esigente da questo punto di vista e viene spesso deluso dall'arretratezza di molti dei musei del nostro paese, per questo non li frequenta quanto si vorrebbe. "La scommessa che dobbiamo vincere quella di portare nei musei gli adolescenti, i giovani, al di l delle costrizioni che vengono dalla scuola. Si tratta aggiunge Scaletti - di costruire e proporre un'offerta che faccia venire la voglia ai ragazzi di frequentare il museo per scelta autonoma, dando alla visita il significato dell'esperienza condivisa, dell'apprendimento informale non imposto autoritariamente. Si dovrebbe provare a formulare proposte in linea con le esperienze della musica e del cinema, forme di espressione culturale cui i ragazzi sono pi abituati, creando occasioni di conoscenza e approfondimento del significato dei musei, delle loro collezioni, della loro storia. Dobbiamo porci l'obiettivo conclude l'assessore alla cultura - di fare nei musei un vero salto di qualit sul fronte delle tecnologie innovative, dell'uso della rete e dei social-network per dialogare con i giovani utilizzando i loro linguaggi".