Salute
7 ottobre 2011
14:36

Scaramuccia: 'Per superare l'Opg necessario uno sforzo comune'

FIRENZE - "Quella de Le Querce stata un'esperienza antesignana, nata proprio dalla collaborazione tra istituzioni e volontariato, da un lavoro sinergico, dalla volont comune di rendere possibile un'alternativa all'Opg. Se vogliamo intervenire in maniera concreta sull'ospedale psichiatrico giudiziario, necessariamente dobbiamo lavorare insieme: Enti locali, Sanit , Giustizia". L'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha partecipato oggi alla tavola rotonda su "Salute e giustizia: percorsi condivisi per la persona con disturbi psichici autrice di reato", che si tenuta all'Educatorio del Fuligno nell'ambito del convegno "We can, ovvero la costruzione perseverante di un'alternativa all'ospedale psichiatrico giudiziario", organizzato da Regione Toscana e Caritas Diocesana di Firenze.

Il convegno stato organizzato per celebrare i 10 anni della struttura residenziale psichiatrica Le Querce, che dal 10 settembre 2001 (data della sua apertura) ad oggi ha accolto 63 persone con gravi problemi psichici e autori di reati, provenienti dall'Opg di Montelupo, ma anche dalle carceri ordinarie. Le Querce, situata nella canonica della chiesa di San Pietro a Sollicciano, a Firenze, gestita dalla cooperativa sociale San Pietro a Sollicciano onlus, in collaborazione con la Asl 10 di Firenze. E' una delle poche strutture psichiatriche residenziali in Italia, e costituisce un tramite tra lo stato di internamento-detenzione e la libert . Gli invii dall'Opg sono attuati in una stretta collaborazione con l'Unit Operativa della Asl 11, nella garanzia di una continuit terapeutica; ogni Dipartimento di Salute Mentale dell'Area Vasta Centro ha un costante monitoraggio ed informazione sull'inserimento.

"La Toscana - ha detto l'assessore Scaramuccia - ha messo in atto da tempo tutti gli interventi previsti dal DPCM del 2008, che sancisce il trasferimento delle funzioni sanitarie in tutte le istituzioni penitenziarie, Opg compresi, dal Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale. Il superamento dell'Opg di Montelupo un obiettivo prioritario che la Regione si data, portando avanti contemporaneamente gli interventi sulla struttura penitenziaria e un intenso programma di dimissioni: nel 2010 sono state dimesse 84 persone (di cui 28 pazienti toscani), nel 2011, 60 (di cui 20 toscani). Mi auguro si possa continuare a lavorare insieme, con l'unico obiettivo comune di cercare di migliorare le condizioni di vita e di salute dei detenuti, e di coloro che ci lavorano".

I dati sull'Opg di Montelupo

Nel 2010, a fronte di una degenza media di 175 persone all'interno dell'Opg, sono state attuate dimissioni per un totale di 84 persone (ampiamente superiore all'obiettivo di 48 indicato dal DPCM), di cui 28 pazienti toscani, inviati per il 65% in comunit terapeutica, per il 25% al domicilio proprio o dei familiari, per il 10% in residenze sociali. Nel 2011 sono stati dimessi complessivamente oltre 60 pazienti, di cui 20 toscani; i non toscani hanno fatto ritorno nei propri territori di residenza. Questo lavoro di dimissione ha consentito di ridurre le presenze da oltre 165 (registrate alla fine del 2010) a 124 (dato del 20 settembre 2011). Dopo il passaggio delle competenze, la Asl 11 di Empoli ha arricchito la dotazione organica dell'Opg con ulteriori 9 unit di personale: 2 psicologi, 2 infermieri, 2 operatori socio sanitari, 2 educatori professionali, 1 medico specialista psichiatra.

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