17 maggio 2017
16:31

Sicurezza idraulica, Rossi: "La risposta è il passo cadenzato di interventi e manutenzione"

FIRENZE – La risposta alla messa in sicurezza idraulica è il cadenzamento continuo degli interventi e la manutenzione costante. Camminando lungo gli argini dei fiumi Ombrone, Bisenzio e Arno, nei cantieri delle casse di espansione di Pontassio e Ponte a Tigliano, questo dice il presidente Enrico Rossi durante il sopralluogo organizzato con l'assessore Federica Fratoni e con il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino, con i tecnici e gli amministratori locali.

"Abbiamo fatto la riforma dei Consorzi di bonifica – spiega Rossi - esteso il tributo di bonifica a tutti coloro che devono pagarlo e garantito un costante finanziamento degli interventi. Quelle che stiamo vedendo non sono opere una tantum, sono opere continue, ogni anno. Nella piana di Pistoia per esempio investiamo 6 milioni di manutenzione straordinaria, 10 milioni di manutenzione ordinaria adesso che la manutenzione è stata estesa a tutti, e spendiamo 8 milioni in investimenti. E' così che si abbatte il rischio idrogeologico in tutta la Toscana. Non c'è una risposta unica, c'è la necessità di riorganizzare e avere il passo giusto".

L'anno scorso – ricorda poi Rossi – qua venni accolto da cittadini che chiedevano proprio questo. Oggi sono stato accolto dagli stessi cittadini che mi sembrano soddisfatti, così come sono molto soddisfatto io. Ringrazio i lavoratori, il Genio Civile, il Consorzio, tutti i tecnici che si sono impegnati per ottenere questo risultato".

"Se qualcuno si mette a studiare il lavoro che stiamo facendo - ha concluso il presidente - sulla tenuta complessiva dell'assetto idrogeologico, la Toscana si colloca bene nel panorama nazionale. E' stato uno sforzo straordinario, adesso chiediamo al Governo che si possa continuare a lavorare in ordinarietà e quindi la garanzia di investimenti per interventi e manutenzione. La messa in sicurezza assoluta non esiste, ma il miglioramento continuo sì, lo stiamo vedendo, e credo verrà apprezzato da tutti".

"Con la riforma dei Consorzi – ha quindi aggiunto l'assessore Fratoni - ha preso il via una vera e propria rivoluzione copernicana in tema di difesa del suolo e prevenzione del rischio idraulico. Oggi esiste una filiera istituzionale che dal Governo passa direttamente alla Regione fino ai Comuni. In questo ambito i Consorzi sono diventati il braccio operativo con strutture importanti e capacità finanziaria. Un'attenta politica di programmazione, come quella che la Regione sta portando avanti, è l' unico strumento in grado di difendere i nostri territori dal rischio idraulico. Anzitutto mettendo in campo opere infrastrutturali importanti, come la cassa di espansione di Pontassio e prima ancora quella della Querciola, che sta dando già i suoi risultati, e poi attraverso una sistematica attività di manutenzione del reticolo idraulico. In questo contesto è fondamentale anche l' attività dei privati nella situazioni di loro competenza, quali ad esempio la pulitura dei fossi, affinché tutti siano chiamati ad una responsabilità comune per la tutela del nostro territorio".

 

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