Economia
7 febbraio 2011
9:20

Simoncini a Prato: 'Priorità della Regione per far ripartire l'economia'

PRATO – I problemi della realtà pratese e il tema del rilancio e dello sviluppo del distretto tessile, il sostegno e la riqualificazione del sistema delle imprese e la difesa del reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi, sono fra le priorità delle politiche economiche della Regione. A fare il quadro è stato l'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini nel corso dell'incontro svoltosi oggi a Palazzo Buonamici, sede della Provincia.

Sarà il prossimo Piano regionale di sviluppo (che sarà approvato entro aprile) a evidenziare in maniera organica le linee di intervento per la legislatura: Prato è il cuore del manifatturiero ed è quindi essenziale puntare sul rilancio di un settore che resta il motore dell'economia toscana. Ma non è da oggi che l'attenzione per questa realtà è massima. Lo dimostrano le iniziative già finanziate e quelle in cantiere, a cominciare dal Progetto integrato per lo sviluppo della realtà pratese che sarà presentato nei prossimi giorni dal presidente Enrico Rossi. "Si tratta di una iniziativa unica – ha spiegato Simoncini – che non è mai stata sperimentata, fino ad oggi, per nessuna delle altre realtà regionali".

L'assessore poi ha ripercorso le tappe dell'impegno della Regione e i risultati di un lavoro, spesso fatto al fianco di istituzioni e soggetti di un territorio che, più di altri, ha risentito dei contraccolpi della globalizzazione e di una crisi che qui è iniziata ben prima che nel resto della regione.

"E' un gioco di squadra – ha detto Simoncini – che ci ha permesso di raggiungere, con Provincia e Comuni, l'intesa con il ministero dello sviluppo economico sul contributo straordinario di 25 milioni di euro da destinare a iniziative per l'occupazione e per le situazioni di particolare difficoltà. E ancora prima ci ha fatto portare a casa il finanziamento del progetto Feg, finanziato per circa 5 milioni dal Fondo europeo di globalizzazione e cofinanziato dal ministero, che è servito per aiutare oltre 1000 persone espulse dal mercato a ricollocarsi. Oggi stiamo lavorando a un nuovo progetto Feg sul quale chiederemo un ulteriore contributo al fondo europeo. Anche una consistente fetta delle risorse che la Regione ha stanziato a sostegno delle pmi è andata al sistema pratese: per l'internazionalizzazione circa il 15% ,vake a dire 1 milione e 600 mila euro. Il fondo di garanzia per investimenti e liquidità sta garantendo prestiti per quasi mille imprese della zona, per un volume di investimenti pari a oltre 120 milioni, oltre il 16 % del totale garantito. A questi si devono aggiungere gli interventi per la formazione e per l'istruzione e formazione tecnica superiore, per circa 500 mila euro di risorse regionali".

Negli ultimi due anni la Regione ha inoltre fronteggiato l'emergenza occupazione nelle piccole aziende dell'area inserendo tessile e abbigliamento negli accordi per la Cassa integrazione in deroga. Il ricorso alla Cassa in deroga ha visto proprio a Prato un ricorso più ampio che nel resto della Toscana (circa il 60% del totale degli interventi di cassa integrazione che, a Prato, nel 2010 sono aumentate del 120% a fronte del +59% regionale e a fine 2010 ammontavano in totale a 4 milioni e 774 mila ore autorizzate per 46 milioni e 789 mila euro).

Gli interventi operativi per l'emergenza economia, che prevedono garanzie per l'accesso delle imprese a prestiti a tasso agevolato, hanno visto un forte utilizzo nell'area pratese: negli anni 2009-2010 sono stati garantiti prestiti per circa 100 milioni di euro, su un totale di oltre 1 miliardo a livello toscano (più del 9% del totale delle misure deliberate).

"Contiamo di trovare ulteriori risorse – ha aggiunto l'assessore – grazie alla rimodulazione dei fondi europei che ci consentiranno di rifinanziare o varare nuovi interventi a sostegno delle pmi. E' il caso del fondo rotativo cui abbiamo già destinato oltre 40 milioni, o del nuovo bando, di prossima pubblicazione, per favorire la creazione di reti di imprese, che avrà una dotazione di circa 3 milioni. Le imprese potranno inoltre contare sul lavoro di razionalizzazione e costruzione del sistema del trasferimento tecnologico e dell'innovazione. Fra i centri che abbiamo individuato e finanziato c'è anche il Creaf per l'innovazione nel tessile, che la Regione ha finanziato con 22 milioni di euro. A queste si aggiungono anche le iniziative per la promozione. Fra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 sono state avviate azioni promozionali per le produzioni del distretto per un totale di 668 mila euro".

Sulla realizzazione del centro sino-italiano per il trasferimento tecnologico, Simoncini ha sottolineato il fatto che "la Regione intende realizzarlo insieme agli operatori pratesi".

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