Simoncini: un percorso virtuoso per l'hi-tech in Toscana

Lo ha detto l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi alla presentazione dell'annuale Rapporto sulle imprese high-tech in Toscana, curato da Unioncamere e dall'Istituto di management della Scuola Superiore di Sant'Anna di Pisa. Uno studio che, rilevando la consistenza delle imprese tecnologiche nella nostra regione, evidenzia le potenzialità del settore e la necessità di interventi mirati per svilupparne la vocazione e sostenerne la presenza sui mercati internazionali.
"Quella dell'innovazione è per la Regione una vera e propria sfida – ha proseguito Simoncini – perchè il sistema produttivo toscano può tornare ad essere competitivo solo innovando. E' per questo che l'esempio di queste imprese è importante, sia per l'universo delle piccole che per le grandi realtà. Agli interventi di razionalizzazione del sistema che dovrà facilitare i rapporti con la ricerca e con il mercato, snellendo procedure e meccanismi burocratici, affianchiamo gli aiuti per lo sviluppo di progetti di ricerca e per il posizionamento sui mercati esteri".
In particolare, Simoncini ha ricordato la conclusione del bando per progetti strategici che mette in campo 60 milioni per progetti innovativi che ne attivano circa 120, coinvolgendo alcuni fra i principali gruppi operanti nel settore delle tecnologie avanzate e hanno come partner i più importanti centri di ricerca presenti sul territorio toscano e altre piccole imprese della filiera. O ancora le risorse stanziate a favore delle imprese che scommettono su ricerca e nuove tecnologie, con un bando concluso nel dicembre scorso, che dal 2009 ha messo in campo oltre 97 milioni di euro. Quasi due terzi dei progetti finanziati dal bando, 88 su 133 totali, si concentrano sui settori hi-tech.
Il bando sui poli di innovazione è un ulteriore tassello del percorso di razionalizzazione del sistema, che si concentra su 12 settori chiave dell'economia toscana nei quali si realizzeranno sinergie fra centri di competenza, centri di ricerca pubblici e imprese. A questo si affiancano i cinque distretti tecnologici individuati dal Piano regionale di sviluppo, finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca industriale con ampie ricadute territoriali, nei segmenti delle Ict e robotica, Scienze della vita, Tecnologie dei beni culturali, Tecnologie ferroviarie e Tecnologie per le fonti energetiche rinnovabili.
Enrico Rossi | Presidente |
Monica Barni | Vice Presidente |
Vittorio Bugli | Presidenza |
Vincenzo Ceccarelli | Territorio |
Stefano Ciuoffo | Economia |
Federica Fratoni | Ambiente |
Cristina Grieco | Istruzione |
Marco Remaschi | Agricoltura |
Stefania Saccardi | Sanità |
qualità, benessere e innovazione
si vede si sente