FIRENZE - "La misura colma. Alle violenze dei neorazzisti e dei neofascisti si risponda con la mobilitazione di piazza di cittadini e istituzioni".
E' in questo modo, e non solo con un comunicato di solidariet , che Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, risponde alle gravissime minacce e offese razziste di cui stato fatto oggetto il sindaco di Massarosa Franco Mungai, peraltro nella stessa settimana che ha dovuto registrare anche gli insulti sui social a un sacerdote "reo" di aver portato un gruppo di migranti in piscina.

"Questa volta cos inizia il presidente della Regione non voglio limitarmi a esprimere la mia solidariet al sindaco Mungai che conosco e stimo e che so che si comportato correttamente. Voglio invece stigmatizzare tutti coloro che lo hanno attaccato sia su Facebook che con le scritte sui muri. Voglio dire loro in faccia che le ritengo prive di cultura ed educazione e incapaci di esprimere in un linguaggio decente le loro idee. Sono pieni di odio e rancore, ma se intendono intimidirci hanno sbagliato indirizzo. Finch le regole democratiche ci attribuiranno ruolo e competenze, noi continueremo a esercitarle nel rispetto della legge e con senso di equilibrio e solidariet . E lo faremo alla luce del sole, mettendoci la nostra vera faccia, senza nasconderci dietro l'anonimato e senza aggredire sui social persone per bene".

"E' l'ora che le forze delle dell'ordine e la magistratura intervengano contro questi individui che offendono e violano le regole minime della convivenza cos prosegue Rossi - In Italia ci sono leggi contro il razzismo e contro l'ideologia fascista, leggi che tutelano il rispetto della persona e che devono essere fatte valere".

Ci che sta succedendo al sindaco di Massarosa, spiega Rossi, tanto pi preoccupante perch solo l'ultimo di una serie. "Alle spalle c' una lunga serie di attacchi che non hanno alcuna giustificazione. Certo non solo un fenomeno toscano, piuttosto italiano o addirittura dell'intero mondo occidentale. Le idee di discriminazione, sopraffazione, odio tornano con forza in questa fase di crisi politica, sociale ed economica, in forma violenta come accaduto in altri periodi di crisi. Per neorazzisti e neofascisti sappiano che non ci piegheranno e che sapremo reagire. La lotta di Liberazione e la Costituzione democratica, valori per noi irrinunciabili, hanno loro regalato la possibilit di esprimere liberamente le loro aberranti idee, ma gli stessi valori obbligano tutti i democratici a isolare queste persone, queste idee e questi comportamenti".

Per questo, prosegue il presidente della Regione, non bastano pi comunicati di solidariet e mozioni approvate in qualche sede istituzionale.

"Penso che fatti come questo meritino una risposta collettiva, a Pistoia come a Massarosa questa la proposta del presidente - Contro il vero razzismo e il vero fascismo occorre una mobilitazione di massa e di piazza, dove tutta la comunit regionale di coloro che si riconoscono nei valori della Costituzione possa ritrovarsi e reagire".

"E' compito nostro conclude il presidente trasmettere prima di tutto alle nuove generazioni un impegno concreto per la difesa dei nostri valori. E solo una risposta di cittadini che non girano la testa dall'altra parte e non sottovalutano la gravit di ci che sta accadendo pu essere di esempio, per fermare questa marea nera che da qualche tempo purtroppo sta crescendo nel nostro paese e anche nella nostra regione".