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23 ottobre 2018
16:44

Sociale, Saccardi mercoledì 24 al Rettorato a Firenze per i risultati di No Trap!, il progetto antibullismo

FIRENZE - "Bullismo e cyberbullismo in Toscana: verso un'integrazione di interventi efficaci" è il titolo del convegno che si svolgerà mercoledì 24 ottobre nel pomeriggio (a partire dalle 14.30) presso l'Aula Magna del Rettorato in Piazza S. Marco, a Firenze.

Tanti gli ospiti per una giornata intensa di confronti che verrà aperta, tra gli altri, dopo i saluti del rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei, dall'assessore regionale al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi.

E' questa l'occasione in cui verranno illustrati i risultati del progetto di intervento antibullismo NoTrap! al quale hanno preso parte 64 scuole secondarie di primo e secondo grado dislocate in quasi tutte le province toscane grazie a un accordo tra Regione Toscana, le AUSL della Toscana, l'Ufficio Scolastico Regionale e il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze.

"Il bullismo e cyberbullismo sono fenomeni sempre più frequenti tra i ragazzi – commenta Stefania Saccardi – Un'indagine dell'Ars, l'Agenzia regionale di sanità, ci dice che in Toscana un adolescente su 5 ha subito forme di violenza sistematica. Per questo abbiamo sottoscritto questo accordo che si pone l'obiettivo di studiare meglio il fenomeno, e quindi mettere in atto tutti gli strumenti di prevenzione in nostro possesso per contrastarlo in tutte le sue manifestazioni ed educare i ragazzi a una convivenza civile e a rapporti sociali positivi. I risultati raggiunti in termini di riduzione del fenomeno e di miglioramento della qualità della vita scolastica, incoraggiano a proseguire nel sostegno di questo progetto in un'ottica di rete e di collaborazione tra i diversi attori coinvolti".

Il progetto Notrap!  La Regione ha dato un contributo finanziario (60.000 euro tra 2017 e 2018) per il monitoraggio e lo svolgimento delle attività. L'Ufficio scolastico regionale si è impegnato a coinvolgere le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Toscana, i docenti nelle proposte formative e di aggiornamento che hanno giocato un ruolo di rilievo. Nell'anno scolastico appena concluso 400 docenti hanno partecipato agli incontri di formazione condotti dai formatori dell'Università in stretta collaborazione con le AUSL del territorio, e hanno poi supervisionato attivamente il lavoro dei peer educators in classe.


Qualche dato  All'inizio dell'anno scolastico 2017/2018, tra i 5245 studenti toscani delle 72 scuole secondarie di primo e secondo grado che hanno partecipato alla prima raccolta dati del progetto di ricerca "NoTrap! Toscana", quasi 5 ragazzi su 20 (23%) dichiarano di essere stati coinvolti almeno una volta o due nel fenomeno del bullismo nel ruolo di vittima, e altrettanti nel ruolo di bullo.

Nello specifico il 18% e 19% degli studenti dichiara rispettivamente di aver subito e agito prepotenze occasionalmente, mentre il 5% ed il 4% dichiara di essere vittima o bullo in maniera sistematica: per questi ultimi le prepotenze sono quasi all'ordine del giorno (da due tre volte al mese fino a più volte a settimana). I dati sono più preoccupanti nelle scuole secondarie di primo grado, in cui i ragazzi che si dichiarano vittime salgono al 28%. Più bassi i tassi di coinvolgimento nel cyberbullismo, sebbene in linea con le medie nazionali: l'8% dichiara di aver subito cyberbullismo occasionalmente e il 2% dichiara di subirlo in modo sistematico, arrivando nel complesso a un 10% di ragazzi coinvolti come cybervittime. Percentuali simili per i cyberbulli (9% e 2% per un totale di 11%).

Al convegno, oltre al modello NoTrap! saranno presentati percorsi di prevenzione precoce nella scuola dell'infanzia, le politiche ministeriali e regionali in materia, le azioni di promozione della salute delle Asl toscane e quelle di intervento nelle unità di emergenza dell'Ospedale Meyer di Firenze.

Lo sforzo condiviso tra le diverse agenzie è volto a promuovere azioni efficaci che consentano di sconfiggere un problema serio che può compromettere il benessere e le potenzialità di sviluppo dei molti ragazzi e ragazze coinvolte.