Sociale
La Toscana dello sport
8 ottobre 2018
15:09

Sport paralimpico, gli atleti del GS Unità Spinale Onlus verso Tokyo 2020

FIRENZE – Sport per completare il percorso di riabilitazione dopo una lesione midollare. Ma anche come strumento di integrazione sociale, di aggregazione, di superamento dell'emarginazione e per raggiungere risultati importanti o la partecipazione ad una paralimpiade. Sono gli elementi alla base della filosofia che dal 2003 ad oggi hanno fatto crescere il Gruppo Sportivo Unità Spinale Onlus fino a farne una delle realtà più belle a livello nazionale. Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati l'assessore regionale al diritto alla salute e allo sport Stefania Saccardi ha ricevuto una delegazione di atleti e consegnato loro un piccolo riconoscimento per i risultati ottenuti nel 2018. Con un occhio al prossimo traguardo, le Paralimpiadi del 2020 a Tokyo, in Giappone.

"La Toscana ha sempre, fin dalla sua nascita, supportato e incoraggiato l'attività svolta dal Gruppo Sportivo – ha detto Stefania Saccardi - e in tutti questi anni i risultati sono arrivati. Molti degli atleti che ne fanno parte hanno via via abbandonato la dimensione locale e si sono affacciati a palcoscenici sempre più importanti ottenendo medaglie e riconoscimenti. Adesso l'obiettivo si sposta al 2020, alle Paralimpiadi di Tokyo, dove il Gruppo Sportivo conta di partecipare con vari rappresentanti e la Regione sosterrà questo sforzo. Per tante persone che escono dalla prima fase della riabilitazione dopo un grave trauma lo sport si è rivelato un punto fermo della loro esistenza, un modo per riacquistare fiducia, per reinserirsi e soprattutto per tornare al sorriso e divertirsi. Per dar vita a una straordinaria realtà come il Gruppo Sportivo è stato fondamentale il gioco di squadra che ha visto protagonisti gli operatori dell'Unità Spinale dell'AOU di Careggi, la Regione e tanti rappresentanti dell'associazionismo sportivo fiorentino".

Sette gli atleti che hanno preso parte all'incontro di oggi, accompagnati dal primario dell'Unità Spinale dell'AOU di Careggi il dottor Giulio Del Popolo e dal coordinatore delle attività sportive del Gruppo Sportivo Unità Spinale Piero Amati: Giulia Capocci (tennis) campionessa italiana 2018 e attuale numero 6 del ranking mondiale; Pasquale Greco, Massimiliano Banci e Umberto Patermo (tennis), medaglia d'argento ai campionati italiani a squadre 2018 insieme al capitano Alice Girasoli; Diego Gastaldi (atletica leggera) due bronzi agli europei di atletica a Berlino 2018 nella staffetta universale e negli 800 mt e campione italiano 2018 sui 100 e 400 mt; Piero Alberto Buccoliero (canoa) campione italiano paracanoa VL3 nei 1000 mt e argento nei 500 mt, nella canoa sprint e ai campionati Italiani di triathlon e duathlon; Fabrizio Caselli (canottaggio) campione Italiano 2018, quinto posto alla coppa del Mondo di Linz, tre podi nel Triathlon nazionale.

Il GS Unità Spinale Firenze Onlus (affiliato a SportHabile) nasce il 24 aprile 2003 con lo scopo di promuovere e diffondere la pratica sportiva a tutte le persone che, in seguito a traumi alla colonna vertebrale, perdono l'uso degli arti inferiori e talvolta anche di quelli superiori. L'associazione è diventata Onlus nell'agosto 2006 ed è affiliata al CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Attualmente sono circa una ventina gli atleti che ne fanno parte e che praticano tiro con l'arco, tennis tavolo, nuoto, tennis in carrozzina, handy bike e sci (presso gli impianti della Val di Luce, all'Abetone). Il GS conta sull'aiuto ed il sostegno di circa 400 soci e gestisce due impianti: la piscina del Centro Traumatologico Ortopedico di Careggi e l'impianto del Pala Handicap in via Lunga a Firenze. Da qualche anno, da una costola del GS Unità Spinale Onlus, è nata Sport No Limits Firenze che si dedica all'avviamento e alla promozione della pratica dell'atletica leggera presso l'impianto di via Lunga. Inoltre il GS organizza da nove anni nell'ambito della Maratona di Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze e Firenze Marathon, la la "MarathonAbile", la gara per diversamente abili in carrozzina con le handbike. In questa disciplina Piero Amati collabora con Alex Zanardi nel progetto Obiettivo 3.

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