Salute
12 aprile 2017
14:39

Stefania Saccardi all'inaugurazione dell'OBI a Santa Maria Nuova

FIRENZE - OBI, ovvero Osservazione Breve Intensiva, un nuovo reparto, struttura operativa della medicina d'urgenza, che affianca il pronto soccorso nell'inquadramento e trattamento di quei pazienti che non possono essere immediatamente dimessi. L'ha inaugurato stamani, nell'area dell'emergenza urgenza dell'ospedale di Santa Maria Nuova, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme al direttore generale dell'azienda sanitaria Toscana centro Emanuele Gori, i consiglieri regionali Titta Meucci e Nicola Ciolini, il direttore dell'emergenza urgenza dell'ospedale Mauro Pratesi.

"Un grazie a tutti - ha detto Stefania Saccardi - Questa la risposta migliore a chi diceva che con la riforma sanitaria saremmo andati a chiudere ospedali e servizi. Invece, quasi ogni settimana inauguriamo qualcosa di nuovo e di bello, una sanit sempre pi adeguata alle nuove tecnologie e sempre pi rispondente alle esigenze dei cittadini. Ed particolarmente bella questa nostra caratteristica, per cui edifici, come questo di Santa Maria Nuova, che tanti secoli fa erano destinati a pazienti fragili e malati, mantengono la loro destinazione, ma rinnovati, ristrutturati e attrezzati con tecnologie modernissime. Qui a Santa Maria Nuova - ha aggiunto l'assessore - c' un percorso museale di grandissimo valore, e ci sono percorsi di presa in carico di altrettanto valore. Qui si tiene insieme il rispetto dei valori artistici di questo luogo e la capacit di prendere in carico le persone malate e fragili. Con grande professionalit , modernit , alta tecnologia. E voglio sottolineare - ha concluso Saccardi - il valore di avere un ospedale con questa efficienza e con un'ottima organizzazione che tiene insieme tutte le professionalt , proprio nel cuore della citt , per i fiorentini e per i tanti turisti".

L'Osservazione Breve Intensiva una struttura operativa della Medicina D'Urgenza, che affianca il pronto soccorso nell'inquadramento e trattamento di quei pazienti che non possono essere immediatamente dimessi. Problematiche come ad esempio il dolore toracico, il trauma cranico, la cefalea, dolori addominali e coliche renali, ma anche le vertigini, le infezioni delle vie urinarie, gli episodi sincopali, alcuni tipi di aritmie, le reazioni anafilattiche diffuse e altre patologie previste, vengono osservate e trattate in OBI. L'osservazione breve intensiva, infatti, un tipo di degenza che permette la gestione ottimale dal punto di vista diagnostico e terapeutico di alcuni selezionati problemi clinici.

Dal pronto soccorso i pazienti vengono trasferiti in OBI quando necessitano di approfondimenti diagnostici, che vengono effettuati al massimo entro due giorni. Tre posti letto sono anche dotati di "telemetria" per il monitoraggio cardiaco, h24, una tecnologia che sar progressivamente incrementata.

L'OBI rappresenta un modello di assistenza ospedaliera che evita il ricovero vero e proprio, con minori disagi per il malato, ma garantisce di effettuare, con ritmi clinici "intensivi", cure e accertamenti: dal prelievo ematico alle consulenze specialistiche fino alla TC. Dopo due giorni il malato potr fare ritorno al proprio domicilio e proseguire le terapie o, se necessario, completare il percorso assistenziale in un altro reparto ospedaliero del Santa Maria Nuova.

Si stima che nel nuovo reparto verranno trattati circa 2.000 pazienti l'anno in base ai ricoveri prima svolti nella degenza breve che era collocata al piano terra della struttura ospedaliera. 

La nuova OBI rappresenta l'ultima fase delle trasformazioni previste per l'area di emergenza e urgenza dell'ospedale fiorentino, iniziate con il trasferimento del pronto soccorso al piano terra con accesso diretto dalla Piazza e proseguite con la realizzazione dell'area di terapia intensiva al piano secondo, con la realizzazione dell'area di Osservazione Intensiva HDU.

Le opere di ristrutturazione interna dell'ospedale Santa Maria Nuova sono a questo punto in avanzata fase di realizzazione, e con l'apertura dei nuovi collegamenti verticali dedicati agli utenti esterni che saranno ultimati entro la prossima estate e del nuovo blocco operatorio, la cui attivazione prevista per la primavera 2018, giungeranno a definitiva conclusione entro il 2019.

(ha collaborato Daniela Ponticelli, ufficio stampa azienda sanitaria Toscana centro)