20 gennaio 2019
18:10

Tatiana Bucci: "L'Olocausto non tornerà, ma stanno avvenendo cose terribili"

BOLZANO (sul treno)- Ascoltate, considerate, meditate, riflettete. Si apre con gli inviti che Primo Levi nella sua poesia "Shema'" rivolge a chi vive sicuro nelle proprie case e non conosce i lager,  il primo workshop sul treno della memoria 2019 diretto a Auschwitz dedicato alla "Shoah e l'antisemitismo". 

L'invito ai ragazzi è uno solo: fate questo viaggio pensando. Come ha chiesto Primo Levi, che ha esortato non a ricordare ma a riflettere sulle cose,  Tatiana Bucci, sul treno anche quest'anno come testimone, parla ai giovani e dà spunti su cui meditare. E' insieme a Ugo Caffaz, l'insegnante e storica Marta Baiardi, il direttore dell'Istituto storico della Resistenza toscana Matteo Mazzoni e Daniela Misul presidente della comunità ebraica. 

"Ancora oggi mi chiedo come sia potuto accadere tutto l'orrore della Shoah e non ho risposte - racconta Tatiana, davanti a una cinquantina di studenti stipati nel vagone ristorante allestito a sala incontri - . Ma soprattutto mi tormento assistendo a quanto sta succedendo oggi, quando non siamo ancora pronti ad accettare e tantomeno ad accogliere chi è diverso. Non credo no che potrebbe riaccadere un Olocausto, ma stanno avvenendo cose terribili. Appena ieri è affondato l'ennesimo barcone in acque libiche, con i suoi 117 morti. Avete visto qualcuno rivoltarsi o lanciare un grido di allarme? Tutto questo procura molto dolore".

"I  forti rigurgiti di odio e indifferenza che stiamo vivendo in tutta Europa – conclude Tatiana - mi fanno paura. Se prima salivo sul treno per parlare ai giovani, oggi salire sul treno lo sento un dovere".