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5 marzo 2014
16:00

Tessile e cinesi, accordo Regione-Procure: più controlli, sicurezza sul lavoro, prevenzione

FIRENZE - Entra nel vivo il piano per rendere più sicure le aziende di Prato (e non solo di Prato), dopo il rogo in cui sette lavoratori cinesi, lo scorso dicembre, sono stati divorati mentre dormivano nella stessa azienda dove lavoravano. L'accordo che la Regione Toscana ha firmato oggi con le Procure , assieme al corso per i 74 neo tecnici per la prevenzione che saranno assunti per tre anni e che per i primi dieci è partito stamani a Prato, sono parte di questo piano.

"La Regione - dice Rossi - fa la sua parte. Mi aspetto e confido che anche lo Stato faccia altrettanto, adeguando gli organici all'emergenza e necessità del territorio e per questo tornerò a risollecitare i lavori del tavolo nazionale istituito dopo la tragedia di dicembre". 

Il primo obiettivo è rendere più sicuro il lavoro nelle aziende, soprattutto quelle orientali: a Prato e in tutta l'Area Vasta Centro, fino a Firenze e Pistoia. Il secondo traguardo è ridurre le sacche di illegalità e mancato rispetto delle regole di quel distretto 'parallelo' che per il bene dell'economia della città, a detta di più ricercatori, sarebbe bene (per tutti) che invece si integrasse. Questo è possibile con maggiori controlli ma sono necessarie anche strategie di più ampio respiro, lezioni e iniziative sulla cultura della legalità, politiche di integrazione e contrasto della dispersione scolastica, magari anche un call center multilingua: idee e strade tutte richiamate nell'intesa che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato oggi a Firenze, nelle sede della presidenza a Palazzo Strozzi Sacrati, con la Procura generale della Repubblica presso la Corte di appello e le Procure di Firenze, Pistoia e Prato. Un patto per rafforzare vigilanza e sicurezza sui luoghi di lavoro, contrasto al lavoro sommerso e promozione delle politiche di integrazione. Controlli ma anche prevenzione, per uscire in pochi anni dall'emergenza. Per le Procure hanno firmato il procuratore generale Tindari Baglione e i procuratori Giuliano Gianbartolomei (Firenze), Piero Tony (Prato) e Giuseppe Grieco (Pistoia).

Personale e giovani in soccorso alle Procure- La Regione con la firma avvia un nuovo rapporto di collaborazione con le Procure della Toscana centrale, rafforza le sinergie e mette a loro disposizione nuovo personale. Perché, ha spiegato il presidente della Toscana Enrico Rossi ed hanno confermato i procuratori, se aumenteranno i controlli nelle aziende – controlli che riguardano la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro – è presumibile che qualche reato, anche di altra natura, salti fuori e che cresca dunque la mole di lavoro per le Procure, spesso già sotto dimensionate quanto ad organico. "Tutti gli esiti dei controlli finiranno in Procura" ribadisce Rossi. Così la Regione ha previsto il distacco presso le Procure di personale amministrativo, che in parte potrà essere preso dalle Aziende sanitarie, per aiutare i magistrati a gestire le pratiche dei controlli. Assieme agli amministrativi ci saranno inoltre giovani del servizio civile o con stage retribuiti, una trentina probabilmente: personale che si aggiunge ai 74 neo tecnici per la prevenzione della Asl che saranno assunti entro giugno (i primi tredici sono già arrivati e stanno seguendo da oggi un corso) e ai mediatori culturali bilingue, che a fronte di maggiori ispezioni dovranno essere più numerosi.

Solo per pagare i nuovi tecnici per la prevenzione la Regione spenderà 8 milioni e 800 mila euro: 40 mila euro l'anno per ciascun tecnico. L'obiettivo è realizzare una volta a regime tremila controlli l' anno, rafforzando l'attività ispettiva dei dipartimenti di prevenzione delle Asl. Altri 322 mila euro saranno necessari per acquistare strumenti ed attrezzature e 789 mila per assicurare la presenza, durante i controlli, di mediatori culturali bilingue. In tutto fanno poco meno di 10 milioni, che saranno assicurati dai proventi attesi dalle sanzioni. L'accordo di oggi istituisce anche un tavolo di monitoraggio.