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Tra Cina e Toscana un accordo per stare al passo con l'innovazione

FIRENZE - Oggi a Roma, a Villa Pamphili, il presidente Enrico Rossi ha firmato un accordo di collaborazione sull'innovazione con il ministro della ricerca e tecnologia Wan Gang, che gi a novembre era stato in Toscana. Un centro di ricerca e di scambio tecnologico, per investimenti di alta qualit e con vantaggi reciproci: era stato questo l'impegno e la promessa scambiata in quella occasione. E la promessa stata mantenuta.

La firma avvenuta nel quadro della stipula di 14 accordi economici bilaterali tra aziende italiane e cinesi per oltre 3 miliardi di dollari. Due le imprese toscane interessate, la Kedrion e la Nuovo Pignone. E la Regione Toscana in prima persona.

"La Regione Toscana - spiega il presidente Rossi - l'unica e prima Regione ad aver firmato oggi un accordo con il ministro della ricerca e delle tecnologie cinese che riguarda gli investimenti nel settore della ricerca e dell'innovazione nei diversi distretti industriali cui i cinesi sono interessati. Abbiamo firmato un accordo con quello che sar nei prossimi anni il paese che pi di altri investir nella ricerca. E' un accordo di collaborazione che consentir alla Toscana e alle sue imprese di stare al passo con le novit . Noi ci auguriamo anche di anticiparle, e comunque di stare collegati con i settori pi avanzati della ricerca. Abbiamo discusso di un centro per il tessile e per i materiali a Prato, ma al tempo stesso potremo sviluppare la ricerca sulla meccanica, le biotecnologie, di altri settori fra cui le tecnologie per l'informazione e la comunicazione. Insomma vogliamo occuparci di tutti gli aspetti che interessano l'attivit manifatturiera della Toscana".

Nascer quindi il centro tosco-cinese per la ricerca sul tessile e i nuovi materiali, che potrebbe trovare casa proprio a Prato. L'obiettivo quello di attrarre investimenti di qualit , per far crescere il distretto e tutta la Toscana, partendo dalla ricerca e dall'universit . Si profila in particolare la collaborazione dell'universit Donghua di Shangai. l'universit pi importante della Cina per quanto riguarda la specializzazione nel tessile. Ci sar in prima fila la provincia di Zhejiang. E Prato, naturalmente.

"Un centro di ricerca aiuter la qualificazione dei prodotti afferma il presidente Rossi ma potrebbe anche aiutare l'emersione delle imprese dal sommerso e quindi l'integrazione, per un distretto del tessile di nuovo competitivo. A met luglio annuncia poi il presidente - sar in Cina per dare seguito operativo a questo accordo, per verificare la composizione del team misto che organizzer la nuova collaborazione e per definire le attivit che realizzeremo, secondo l'accordo, con risorse nostre e del partner cinese. Inoltre sigler un accordo per far partire a novembre la prima edizione della scuola di alta formazione in sanit . Il governo cinese interessato allo sviluppo della sanit pubblica e guarda alla Toscana come un modello interessante, tanto da impegnare i propri dirigenti sanitari a frequentare i corsi della nuova scuola. Infine definiremo insieme un progetto per aprire canali commerciali di prodotti toscani in Cina attraverso l'allestimento di una piattaforma elettronica, una sorta di e bay".

I contenuti dell'accordo

L'accordo firmato oggi a Roma, il primo del genere in Italia, mira a rafforzare la collaborazione nel campo dell'innovazione tra Italia e Cina, integrando i tratti distintivi dello sviluppo nei due paesi ma anche le risorse. Il protocollo fissa buone pratiche e una comune volont , da declinare poi in progetti concreti, finanziati da entrambi i partner. Si parla di settimane dedicate a forum ed esibizioni, da accrescere, come quella che gi lo scorso novembre c' stata alla Fortezza da Basso di Firenze. Si accenna ad alleanze tra universit , istituti e compagnie di ricerca (italiane e cinesi) e a congiunti centri di ricerca e sviluppo "per apportare migliorie all'industria tradizionale e dare una spinta all'industria nascente e alle nuove aree di sviluppo". Tra le priorit c' anche il lancio di collaborazioni tra i parchi industriali ad alto valore tecnologico di entrambe le parti e la mutua costruzione di incubatori, centri di trasferimento tecnologico e altre piattaforme del genere. Soprattutto l'incoraggiamento alla cooperazione tra piccole e medie imprese. I risultati scientifici e tecnologici, si precisa nell'accordo, saranno condivisi: come la propriet intellettuale. L'intesa vale tre anni.