PADOVA Un treno di quindici carrozze e seicento ragazzi tutti affacciati al finestrino per salutare le incredibili sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al lager di Birkenau e al dottor Mengele.
E' passato mezzogiorno da dieci minuti. Il convoglio che sta riportando a casa i ragazzi che per cinque giorni sono stati a visitare i campi di sterminio di Birkenau ed Auschwitz e il ghetto ebraico di Cracovia non ancora fermo alla stazione di Padova che tutti i ragazzi sono gi l , ad affollare i finestrini lungo il corridoio.
Le sorelle triestine scendono. Andra abita a Padova. E non c' uno dei quasi seicento ragazzi che non si sbracci e non tenti di toccare le loro mani. Braccia e mani che si perdono all'infinito, sotto lo sguardo incuriosito di altri passeggeri in attesa alla stazione. Hanno le lacrime sul viso le due sorelle. Piange anche qualche ragazzo. E urlano. Le applaudono anche. Un batter di mani ritmico alo loro passaggio, per testimoniare la forza che hanno trasmesso a tutti. Le chiamano, le salutano. "Siete bellissime" dicono. "Grazie... grazie" ripetono i ragazzi senza tregua. "Siete forti" aggiunge qualcun'altro.
C' un cielo limpido sopra la stazione di Padova. I ragazzi non vorrebbero quasi staccarsi da loro. Il treno deve ripartire. Ma di loro sicuramente i 567 studenti di questa settima edizione del treno della memoria difficilmente si dimenticheranno. Per due notti, all'andata e al ritorno in treno, hanno fatto la fila per farle domande, per capire, per provare a capire. In assoluto silenzio le hanno ascoltate al cinema Kijov di Cracovia, insieme ad altri due sopravvissuti, Marcello Martini e Antonio Ceseri.
Straordinarie le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Instancabili. Per la quinta volta dal 2004 sono salite sul treno della memoria toscano. Con i ragazzi hanno fatto il viaggio in treno tanto all'andata quanto al ritorno. E con loro sono state cinque giorni. Ma questa volta e lo hanno confessato proprio mercoled sera al cinema Kijov hanno avuto il coraggio di visitare per la prima volta il museo di Auschwitz, con i suoi orrori frutto della follia umana. A Birkenau, il campo dove sono state deportate quando avevano 4 e 6 anni, c'erano gi state: la prima volta negli anni Novanta. Ma ad Auschwitz non avevano mai messo piedi. "E' doloroso raccontare. E' doloroso rivedere hanno detto Ma sentivamo che quest'anno dovevamo farlo. Per i ragazzi, grazie alla forza che i ragazzi ci hanno tramesso".
Le immagini dell'abbraccio: fra lacrime e saluti, la fine del viaggio. Clicca
qui per vedere gli scatti di Claudio Giovannini (foto Cge) pubblicati su Repubblica.it
Speciale domani su Rai 3 Toscana
Sabato 29 gennaio alle 12.25, all'interno del settimanale della testata giornalistica toscana di Rai 3, il Tgr trasmetter , dopo i servizi di questi giorni, uno speciale su questa edizione settima del treno della memoria. Il prossimo appuntamento tra due anni, nel 2013.
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