Cultura
Diritti
24 gennaio 2011
16:30

Treno della memoria: un'esperienza che non subirà tagli, afferma Rossi

FERRARA - "Non c'è solo la contentezza di partecipare ad una esperienza unica e particolare – ha detto il presidente Enrico Rossi conversando con giornalisti e viaggiatori del Treno della memoria mentre incontrava le sorelle Tatiana e Andra Bucci, testimoni scampate all'orrore dei campi di sterminio -, ma la gioia di un contatto con giovani fuori da ogni stereotipo, giovani che vogliono sapere, studiare. Giovani di ogni parte della regione che, visitando tutto il treno per portare un saluto di benvenuto ai partecipanti, ho trovato per la maggior parte intenti a leggere libri di ogni tipo".

 

 

"Nessun risparmio su iniziative come questa dunque anche in momenti di bilanci risicati – ha sottolineato Rossi rispondendo ad una domanda – perché rappresentano una risposta a stati di crisi ricorrenti della coscienza collettiva, quelle crisi che possono portare fino ad abissi come l'olocausto. Proprio dai giovani mi pare venga un segnale di attenzione e di risposta ai rischi che si possono correre in questi frangenti storici; ma anche una ricerca di una nuova partenza, di opportunità da valorizzare".

 

"Qui può essere il senso dell'azione delle istituzioni – ha concluso il presidente - il senso anche della mia presenza su questo treno. Un contributo a ritrovare e a far crescere la coscienza civile, a non perdere e anzi a ritrovare l'anima comune anche nella nostra Toscana, per vaccinarsi contro ogni minaccia al senso di umanità. Un percorso che ritengo la nostra regione, attraverso una strada di sviluppo civile ed economico, ha percorso dal dopoguerra con costanza, sviluppandosi e mettendo basi che nessuna globalizzazione può incrinare. E' anche questo il senso del messaggio di iniziative come questa, che si inseriscono in un percorso di salvaguardia e sviluppo del complesso dei nostri valori culturali".

 

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