CASTELFIORENTINO (FI) - Tra breve partir la richiesta al Ministero del lavoro di istituire un tavolo nazionale e c' la volont della Regione di continuare a seguire la vicenda e a verificare le possibilit esistenti di finanziamenti o contributi comunitari su progetti.

Sono questi i due impegni che il presidente della Regione si assunto per aiutare La Falegnami di Castelfiorentino, l'azienda del settore mobili la cui propriet ha annunciato il licenziamento per 29 dei 65 dipendenti.

Il presidente ha partecipato questa mattina, insieme al sindaco di Castelfiorentino, all'assemblea indetta dai lavoratori e dalla Fillea Cgil, una presenza, la sua, largamente apprezzata dai dipendenti, che il 12 gennaio hanno avanzato alla propriet la proposta di non licenziare nessuno, offrendo in cambio la disponibilit di tutti a lavorare a part time dalle 21 alle 40 ore settimanali e quindi a stipendio ridotto fino alla met . Ma dal 12 l'azienda non ha fornito risposte rispetto ad un'ipotesi che i sindacati, conti alla mano, ritengono per la propriet economicamente pi vantaggiosa degli stessi licenziamenti.

grande la preoccupazione dei lavoratori per una crisi occupazionale che investe l'intera Valdelsa di cui La Falegnami giudicata un'azienda simbolo. A loro il presidente della Regione, dopo aver sottolineato che non sono molti i suoi colleghi che accorrono ogni volta che c' una crisi aziendale, ma che questo continuer ad avvenire in Toscana, almeno finch governer lui, ha avuto parole di grande elogio per la battaglia che stanno conducendo i dipendenti, giudicata commovente. Ha detto che ne ammirato e che i lavoratori lanciano un messaggio fortissimo di unit e di solidariet all'intera Toscana e di volont ferma di combattere per il lavoro.

A loro, senza volere n potere fare promesse, ha annunciato che inviter propriet a prendere contatti e a tenere rapporti anche con la Regione, che disponibile a stare accanto anche agli imprenditori che, come accaduto con La Falegnami, non abbandonano il campo suppportandone, per quanto possibile, lo sforzo produttivo e la disponibilit a far ripartire l'azienda. Ha quindi annunciato un incontro in Regione con i sindacati per capire se e come possano essere attivati ulteriori ammortizzatori sociali dopo che il 21 marzo scadranno quelli attualmente in essere.

La conclusione del presidente stata che, di fronte ad uno sforzo cos chiaro e netto da parte dei lavoratori, non possibile che lo Stato non possa e non sappia intervenire a loro sostegno, visto che anche la Costituzione mette il lavoro al centro dell'impegno delle istituzioni. La Regione c' ed disponibile a continuare a fare la sua parte, cio tutto ci che in suo potere.