22 gennaio 2019
7:07

Uno su mille

I numeri a volte sono perfidi.  Quarantasettemila persone, che erano gli ebrei che vivevano in Italia ottantuno anni fa quando arrivarono le leggi razziali, sono poco meno degli abitanti di una città come Siena. Sono tanti, dunque. Non sono invisibili almeno. Ma i numeri purtroppo non hanno un volto. E cos della sorte degli ebrei italiani, che erano nel 1938 l'1,1 per mille della popolazione di tutta la nazione (Fiume compresa ma escluse le colonie) allora molti si dimenticarono. Come se nulla (o quasi) fosse: quando furono emarginati ed esclusi, quando furono prelevati da casa. 
Quarantasette mila ebrei ottantuno anni fa (il 3 per mille degli ebrei di tutto il mondo) e meno di 30 mila gli iscritti oggi alle ventuno comunità italiane, la metà che vive a Roma e meno di diecimila a Milano. 
Furono tutti perseguitati e pi di ottomila furono deportati, ad Auschwitz in gran parte. Secondo lo storico Collotti dalla Toscana partirono per i campi di sterminio in 675; secondo le ultime ricerche sono stati 857, compreso chi fu arrestato fuori dalla Toscana. Tornarono in poche decine.