
FIRENZE La cipolla rossa di Signa sfrigola nella pentola insieme al cavolo nero e ai fagioli cannellini; poco pi in l , tranci di cinta senese incorniciati da listarelle di lardo di colonnata rosolano in padella, accompagnate da fettine di mela e fonduta di cipolle. All'ultimo piano del medioevale complesso di Orsanmichele, a Firenze, vista mozzafiato su Cupola, Campanile, Forte Belvedere e colline, si chiude cos , con una sfida ai fornelli, la due giorni del "Premio Italia a Tavola" (organizzato da Fipe Confcommercio) di cui, da quest'anno, sono partner anche Regione e Vetrina Toscana.
Frantoiana o cinta Una degna conclusione, dopo due giorni passati a parlare di prodotti tipici, filiera corta, enogastronomia e cibo di qualit , che non poteva che sfociare nella gara fra un classico "povero" come la zuppa frantoiana e un piatto di nuova creazione, ma a partire da ingredienti del territorio, come la cinta senese lardellata con mele e cipolla fonduta. A proporli e a condurre la sfida, capeggiando le piccole squadre formate da giornaliste del settore, due cuochi toscani doc: Paolo Tizzanini, di Terranuova Bracciolini (frantoiana) e Giammarco Stefani, di Lucca (cinta).
L'assessore Scaletti Entrambi fanno parte della "scuderia" di Vetrina Toscana che, come ha ricordato l'assessore al turismo e commercio Cristina Scaletti, con i suoi 800 ristoranti, 1000 produttori, 300 negozi, una "rete lanciata dalla Regione con l'obiettivo della valorizzazione e la diffusione del mix di cultura , territorio, paesaggio, gusto e arte che forma l'identit e l'unicit della Toscana. Una realt che sta crescendo e che coinvolge pi settori, dall'agricoltura alle attivit produttive, dal commercio al turismo, alla cultura. E' una rete che vogliamo potenziare, perch siamo convinti che questo strumento pu diventare strategico per il sistema economico regionale e, soprattutto in questa fase di crisi, aiutare per il suo rilancio".
Vince la Toscana Ma se la gara si conclusa con un solo simbolico vincitore, ovvero la Toscana, la sua cucina e i suoi prodotti, la Regione non intende lasciarsi sfuggire l'opportunit di sottolineare l'importanza della filiera corta, dell'impegno per tutelare e far conoscere le nostre produzioni di eccellenza, dell'agroalimentare e dell'enogastronomia.
L'assessore Salvadori "Dobbiamo insistere sulla qualit afferma l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori sulla tracciabilit dei prodotti, il rafforzamento dei controlli e delle certificazioni, la lotta alla contraffazione. Solo cos possiamo valorizzare davvero i prodotti e l'enogastronomia che a questi prodotti strettamente legata, facendoli conoscere a tutto il mondo".
Salvadori ha ricordato che la giunta regionale, su questo, sta gi lavorando e che presto saranno annunciate novit , in particolare per quel che riguarda la creazione di un distretto ad hoc e di un centro internazionale per la valorizzazione delle produzioni di eccellenza dell'enogastronomia, in modo da coinvolgere tutti i protagonisti, dal produttore al consumatore.
Nella foto: un momento della sfida ai fornelli al Museo di Orsanmichele