“Italian girl”, oltre la cronaca la versione di Saman nel libro di Elisa Giobbi

Cultura
Firenze
22 maggio 2025
17:27

“Italian girl”, oltre la cronaca la versione di Saman nel libro di Elisa Giobbi

“Italian girl”, oltre la cronaca la versione di Saman nel libro di Elisa Giobbi
Da sinistra, dopo Giani, Giobbi, Giansanti e Calonaci

E’ stato presentato nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati “Italian girl”, il libro dell’autrice fiorentina Elisa Giobbi, insieme al presidente Eugenio Giani, con la partecipazione della capo di Gabinetto e ideatrice della Toscana delle donne Cristina Manetti. La presentazione è stata accompagnata da musiche a cura di Erika Giansanti e Alessandro Calonaci.

Il libro è liberamente tratto dalla storia di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane attirata in un tranello dalla propria famiglia e uccisa nel 2021 a Novellara, in Provincia di Reggio Emilia. La giovane si era rifiutata di accettare un matrimonio combinato e voleva vivere libera come le sue coetanee italiane.

Un caso di cronaca conosciuto, che ha visto di recente la condanna in appello per omicidio e soppressione di cadavere di tutti i protagonisti di questa atroce esecuzione famigliare, in primis i genitori della ragazza.

Elisa Giobbi propone un diario dell’ultimo anno di vita di Saman, della sua adolescenza spezzata. “Una narrazione allo stesso tempo lucida e toccante - ha detto il presidente Giani - che ci ricorda ancora una volta come certe storie purtroppo accadano non soltanto in luoghi remoti, ma ancora oggi siano vicine a noi. Sono vicende che ci riguardano direttamente. Come cittadini e come istituzioni abbiamo il dovere di combattere contro qualsiasi forma di violenza e contro il tentativo di imporre logiche arcaiche e disumane, che negano i diritti delle donne e tolgono loro la libertà di scegliere e di autodeterminarsi, fino ad arrivare a sacrificarne la vita”.

“Grazie a Elisa Giobbi per aver dato voce a Saman - ha detto Cristina Manetti - tradita da chi doveva proteggerla e trasmetterle i valori per il suo futuro, da quella stessa famiglia che avrebbe dovuto garantirle una vita piena e felice. La cultura è lo strumento più potente per combattere per la parità di genere e per i diritti. Il viaggio è ancora lungo, ma abbiamo il dovere di essere a fianco di ogni giovane donna che lotta per la propria libertà nel mondo”.