
“Venezia 1968-2023. Tra innovazione culturale, regressione civile e riscatto sociale”. E’ il volume a cura dello storico e slavista Francesco Leoncini che è stato presentato nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, giovedì 30 gennaio. Insieme all’autore hanno partecipato Paolo Steffinlongo, studioso della società veneziana e Dania Scarfalloto Girard, architetta e paesaggista.
Venezia, Firenze e Praga, il volume propone un parallelo che riguarda l’evoluzione delle tre città negli anni dei movimenti di rinnovamento e di fermento culturale sul finire degli anni 60. Idee che si propagarono veloce attraverso il mondo studentesco.
Andando oltre le premesse storiche, il libro arrivando ai giorni nostri intende rilanciare una coscienza critica nei confronti dell'attuale modello di sviluppo economico dell'area veneziana. Accanto ad essa, più in generale, intende stimolare una riflessione estesa anche a tutte quelle città a forte vocazione turistica, nelle quali una “monocultura turistica” può mettere a rischio il fermento culturale di cui erano capaci un tempo, rendendo incerti identità e futuro.