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1 febbraio 2023
14:58

Cento anni di Don Milani, un percorso con le scuole per coltivare “i semi della democrazia”

Viaggio con le giovani generazioni in quattro tappe formative per scoprire figura e lascito intellettuale del priore e fondatore della scuola di Barbiana. Promosso da Fondazione Don Lorenzo Milani in collaborazione con Ufficio scolastico regionale e Regione Toscana

Cento anni di Don Milani, un percorso con le scuole per coltivare “i semi della democrazia”

È un percorso formativo rivolto a docenti, studentesse e studenti del biennio e del triennio delle secondarie di secondo grado il progetto elaborato dalla Fondazione Don Lorenzo Milani in occasione del centenario della nascita del priore e fondatore della scuola di Barbiana, che cadrà il prossimo 27 maggio.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Ufficio scolastico regionale e Regione Toscana, ha preso il via a metà gennaio e si articola per cinque mesi attraverso 4 momenti con l’obiettivo di proporre ai più giovani un’analisi sulla figura e sul lascito intellettuale di Don Milani, sacerdote, educatore, uomo di cultura sempre dalla parte degli ultimi. Ispirato al legame del priore con la Carta costituzionale, si intitola “Don Lorenzo Milani e la Costituzione Italiana. Responsabilità, impegno e partecipazione: i semi della democrazia”.

Nella seconda metà di gennaio, si sono svolti due webinar di formazione per docenti. Il primo,  dedicato all’attualità in campo pedagogico didattico dell’insegnamento di Don Milani, è stato tenuto da Franco Cambi, professore emerito di Pedagogia dell’Università di Firenze e da Lauro Seriacopi, vicepresidente della Fondazione Don Lorenzo Milani. Il secondo – che ha visto come docenti Emanuele Rossi, ordinario di Diritto costituzionale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Beniamino Deidda, già Procuratore Generale di Firenze, e Catia Gonnella della Fondazione Don Lorenzo Milani - ha messo al centro i concetti di libertà, giustizia, primato della coscienza e della pace che pervadono la “Lettera ai giudici” inviata da Don Milani al Tribunale di Roma che lo processava per la diffusione della “Risposta ai cappellani militari”.

Tra febbraio e aprile, si svolgerà la fase della “ricerca-azione” con ragazze e ragazzi, durante la quale le classi saranno impegnate in percorsi su tematiche individuate dai docenti attraverso attività di apprendimento che puntano alla conoscenza di un argomento analizzandone le pratiche concrete. Infine, il 24 maggio il Cinema La Compagnia di Firenze ospiterà un seminario regionale di studio e di restituzione delle attività in aula.

“Questa immensa figura del Novecento, espressione della Toscana della tolleranza, - ha detto il presidente Eugenio Giani - ha ancora tanto da insegnare anche nel nostro tempo  e ci auguriamo che la ricorrenza dei cento anni dalla nascita sia occasione per promuovere ancora di più la conoscenza della sua opera. Siamo felici di aver collaborato a questo progetto della Fondazione che punta a tramandare alle giovani generazioni l’eredità ideale e intellettuale di Don Milani e dice a tutta la società e alle istituzioni italiane quanto sia fondamentale l’istruzione per dare pari opportunità a tutti e costruire un futuro con meno disuguaglianze”.

“Don Milani – ha dichiarato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini - è stato una figura preziosa per la Toscana e per il Paese, un uomo che ha sempre combattuto le disuguaglianze e che ha riconosciuto il valore inestimabile della scuola, dell’istruzione pubblica, strumento di emancipazione, motore di quell'ascensore sociale che in questi anni è tornato a bloccarsi in Italia. L'istruzione, per tutte e tutti, come mezzo per la crescita di cittadine e cittadini consapevoli della necessità dell’impegno civile e della cura del bene comune. La sue lezioni, il suo ‘I care’, la sua eredità, costituiscono ancora oggi un faro per tutte e tutti noi. Il suo messaggio è ancora di grandissima attualità: libertà, democrazia, uguaglianza, pace. Ringrazio la Fondazione e l’Ufficio Scolastico Regionale per questo percorso di formazione rivolto a docenti, studentesse e studenti, che sono certa usciranno arricchiti da questa esperienza”.

“Il pensiero di Don Milani – ha osservato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Ernesto Pellecchia - ha una estrema attualità. Don Milani poneva al centro della sua azione la promozione dello studente, la sua valorizzazione e la stessa cosa dobbiamo fare ora. Questo imperativo categorico che si prefiggeva con i suoi studenti è lo stesso imperativo che la scuola deve, pur in un contesto diverso, avere oggi”.

Illustrando i contenuti del percorso formativo, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati Catia Gonnella della Fondazione Don Lorenzo Milani ha spiegato: “Abbiamo pensato a un progetto di cittadinanza attiva finalizzato all’analisi della figura di Don Milani come uomo di passione civile e di educatore che vedeva nella scuola lo strumento di costruzione della identità degli studenti in quanto cittadini e uomini consapevoli della necessità dell’impegno civile e del rispetto dei valori costituzionali”.