Cultura
Università e ricerca
15 gennaio 2019
16:42

100 ricercatori, per la cultura, la vicepresidente Barni illustra il bando a Lucca, Prato e Grosseto

100 ricercatori, per la cultura, la vicepresidente Barni illustra il bando a Lucca, Prato e Grosseto

FIRENZE - Un bando per l'alta formazione e la ricerca che si pone l'obiettivo di avvicinare cultura e scienza e moltiplicare così le opportunità offerte agli aspiranti ricercatori. Le linee essenziali dell'avviso che la Regione Toscana lancerà ufficialmente entro poche settimane, saranno anticipate venerd 18 gennaio a Lucca, dalla vice presidente della Regione Monica Barni nell'ambito di un evento organizzato presso la Scuola di alti studi, Cappella Guinigi - Complesso di San Francesco, dalle 11.45.

Gli elementi essenziali del bando saranno presentati anche a Prato (Centro Pecci), il 1 febbraio e a Grosseto (Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea) il 6 febbraio. 

Quello di Lucca il quarto appuntamento  - dopo Firenze, Pisa e Siena - che la Regione ha organizzato per presentare in anteprima al mondo accademico e della ricerca la novit , unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura. I progetti di ricerca devono essere realizzati in collabrazione fra Universit , enti di ricerca e operatori della filiera culturale e creativa regionale.     

La misura cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanis della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.

"I progetti che saranno ammessi andranno a finanziare cento assegni biennali - spiega la vice presidente Monica Barni - destinati ad altrettanti giovani laureati magistrali sotto i 36 anni. Serviranno a dare soluzione a problemi reali delle istituzioni culturali coinvolte, favorendone ad esempio l'innovazione tecnologica e gestionale, con progetti la cui finalit quella di rendere pi aperta e partecipata l'offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l'occupabilit , creando ponti fra discipline diverse, attraverso l'uso della tecnologia al servizio della cultura".  

Ad essere coinvolte saranno le istituzioni culturali, ovvero musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, istituzioni nel settore della musica e dello spettacolo che potranno collaborare a progetti presentati da Universit e centri di ricerca pubblici. Il progetto potr essere supportato anche da altri partner, come istituzioni pubbliche, imprese e altri soggetti privati. 

"Anche i prossimi appuntamenti - spiega ancora Monica Barni - seguiranno il modello gi sperimentato, presentando esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori, ma anche per tutti i cittadini. Contiamo di pubblicare il bando nelle prossime settimane. Ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell'introduzione di moderne tecnologie, prima fra tutte quella digitale. Anche nei prossimi eventi, quello di Lucca, Prato e Grosseto, ci saranno esponenti di importanti enti culturali che racconteranno come sia possibile fare della cultura uno strumento di sviluppo e di costruzione di una comunit civile".

 

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