Tutta la Toscana
26 gennaio 2020
14:49

27 gennaio, Giorno della memoria: al Mandela Forum settemila studenti da tutta la Toscana

La manifestazione inizierà intorno alle 9.30 con i saluti della vicepresidente Monica Barni e del sindaco di Firenze Dario Nardella

27 gennaio, Giorno della memoria: al Mandela Forum settemila studenti da tutta la Toscana

Domani, lunedì 27 gennaio, la Toscana rivivrà con settemila studenti che arriveranno da tutta la regione il Giorno della Memoria. Accade dal 2006: negli anni pari il meeting e in quelli dispari il Treno della memoria da Firenze ad Auschwitz, partito la prima volta nel 2002.

Le prime ragazze e ragazzi arriveranno al Mandela Forum di Firenze poco dopo le otto di mattina. Oltre duemila in pullman, quasi tremila in treno, gli altri con altri mezzi. Si sposteranno da 86 scuole medie superiori di tutte e dieci le province: 22 quelle della Città metropolitana (quattordici nella sola città di Firenze), 5 da Grosseto, 6 da Livorno, 9 da Lucca, 8 da Massa Carrara, 9 da Pisa, 7 da Pistoia, 6 da Prato ed 8 da Siena. Sono studenti del quarto e quinto anno. Ma ci saranno anche poco meno di centocinquanta studenti universitari e trecento cinquanta ragazzi e ragazze di scuole medie inferiori fiorentine.

Attorno alle 9.30, dopo i saluti della vice presidente della Regione Toscana Monica Barni e il sindaco di Firenze Dario Nardella, il meeting entrerà nel vivo. Sul palco si alterneranno nella conduzione Ugo Caffaz, ideatore nel 2002 del Treno della memoria toscano, lo storico Giovanni Gozzini, il giornalista Adam Smulevich, lo storico Luca Bravi.
 

Al Mandela Forum ci saranno Kitty Braun. finita a nove anni con la madre a a Ravensbruck e Bergen Belsen, Tatiana Bucci, deportata a sei anni e sopravvissuta con la sorella Andra al campo di Auschwitz Birkenau, e Vera Vigevani Jarach, che in un campo di sterminio non ci è mai finita (il nonno è morto ad Auschwitz) ma ha patito comunque le leggi razziali e l’esilio e in Argentina, dove con i genitori era fuggita, ha dovuto poi affrontare un’altra tragedia, la perdita nel 1976 della figlia, una dei 30 mila desaparecidos vittime della dittatura di Videla.

Ci sarà anche Irvin Mujcic, bosniaco musulmano, trentratrernne, per raccontare cosa è stata la guerra nella vicina Bosnia Erzegovina e il massacro di Srebrenica, la sua città, dove tra nel luglio 1995 l’esercito dei serbi guidati dal generale Mladic massacrò 8.372 musulmani bosniaci, per lo più ragazzi e uomini.

Eva Rizzin, ricercatrice quarantaduenne presso l’università di Verona, rievocherà invece la storia della sua famiglia perseguitata e sterminata ad Auschwitz, come molti altri sinti e rom, ghettizzati e messi ai margini anche dopo la seconda guerra mondiale.

L'appuntamento al Mandela Forum è dedicato per questa edizione a quattro sopravvissuti e testimoni dello sterminio nei lager recentemente scomparsi: a Piero Terracina, venuto meno l'8 dicembre 2019,  a Vera Michelin Salomon mancata il 27 ottobre 2019, a Marcello Martini deceduto il 14 agosto 2019 e adc Antonio Ceseri, scomparso il 18 dicembre 2017. L'evento rientra tra le iniziative di Giovanisì, il pacchetto di interventi per l'autonomia e la crescita, anche civica e culturale, dei giovani.