Economia
Lucca
7 settembre 2022
16:26

A Pieve di Compito a Capannori per tre giorni sarà festival delle cooperative di comunità

L’appuntamento nel borgo delle camelie è dal 9 all’11 settembre 

A Pieve di Compito a Capannori per tre giorni sarà festival delle cooperative di comunità

Di sicuro sono state (e sono) un modello di innovazione, economica ma anche sociale, con cui provare a sconfiggere lo spettro di borghi che si spopolano perché privi di opportunità e riannodare i i fili di economie locali sfilacciate. Ora si raccontano: ciascuna con la sua storia. Pieve di Compito, il borgo delle camelie nel comune di Capannori in provincia di Lucca, ospiterà per tre giorni dal 9 all’11 settembre 2022 la prima edizione del festival delle cooperative di comunità toscane, promosso dalla cooperativa del luogo e dalle rete che già unisce le varie esperienze toscane, con il patrocinio della Regione e di altre istituzioni. 

Sono passati quattro anni da quando la Regione ha creduto in questo nuovo modello di sviluppo: imprese, sia pur piccole e nate da un tessuto associativo fatto di civismo, ma comunque imprese e come tali, a differenza di un’associazione, destinate nel medio termine a reggersi sulle proprie gambe. Grazie a poco meno di due milioni di euro sono partiti, nel 2018, una quarantina di progetti: un modo e tante idee, a volte simili e a volte diverse, per creare nuove occasioni di sviluppo sostenibile in aree marginali e periferiche che non per forza sono destinate a rimanere tali, per offrire anche nuovi servizi ai residenti e combattere lo spopolamento di borghi e paesi. A fine 2020 sono arrivati altri 800  mila euro di fondi europei Fesr-Fse per ulteriori dieci iniziative di rete: per giocare ancora più di squadra. Con un altro milione e duecentomila euro è stato finanziato un nuovo bando a marzo. In quattro anni, con la pandemia nel mezzo che non ha aiutato, c’è chi ha deciso di puntare sulla valorizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari del territorio e chi è partito dall’economia circolare e dal riciclo, chi dall’offrire servizi per il turismo sostenibile e verde (dai cammini alle due ruote) e chi ha messo insieme produzioni locali, tradizione e innovazione tecnologica.  Esperienze ora consolidare e che spesso coinvolgono tutti o quasi gli abitanti di un borgo. 

Il festival, ad ingresso gratuito,  nasce per far conoscere questo nuovo modello di sviluppo: anche per condividere successi e fallimenti e crescere così tutti insieme. 

Venerdì 9 settembre l’appuntamento è dalle 15.30 al Centro culturale compitese: prima una tavola rotonda con le istituzioni protagoniste e poi, dalle 17, il racconto dei progetti di rete già in campo e le istruzioni per l’uso su come territori e cooperative vi possono partecipare. Ospiti saranno Giovanni Lindo Ferretti, scrittore e cantante (ex Ccp e Csi) che da anni ha scelto di abitare nel borgo sperduto di Cerreto Alpi in provincia di Reggio Emilia, Giovanni Teneggi (narratore di cooperative di comunità) e Erika Farina (Briganti di Cerreto), che parleranno insieme della “fatica dei luoghi”. Il sabato, giorno in cui si potrà partecipare anche ad una passeggiata fino al Camelieto, il festival diventa un evento diffuso: nell’auditorium del centro, dalle 11 in poi, si racconteranno i festival delle cooperative di comunità di altre regioni, dal Piemonte all’Abruzzo; alla Chiusa Borrini, dalle 15, focus sulle economie di comunità,  mentre presso l’antica torre medievale d’avvistamento protagoniste saranno la storie e le leggende, con una visita alla chiesa romanica di San Pietro al Forcone oggi Oratorio Santa Lucia.  La serata si chiuderà sul palco del Centro culturale compitese con il docufilm “Il mio Everst” e il teaser del documentario “Tutti o nessuno” sul Teatro povero di Monticchiello, prima esperienza in Toscana di cooperativa di comunità. 

La domenica mattina si parlerà invece di cultura e natura, al pomeriggio di miti e leggende dei monti pisani con lo scrittore Paolo Fantozzi e alle 16.30 finale con il poeta e paesologo Franco Arminio.