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12 maggio 2024
15:15

Al Salone del libro di Torino un evento organizzato da Giunta e Consiglio ricorda Matteotti

Il presidente della regione alla presentazione, organizzata in collaborazione con Pisa University Press-Università di Pisa,  del libro "Giacomo Matteotti ritratto per immagini" curato da Stefano Caretti e Maurizio Degli Innocenti con l'introduzione di Aldo Cazzullo. Con lui anche la presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale  

Al Salone del libro di Torino un evento organizzato da Giunta e Consiglio ricorda Matteotti
Un momento della presentazione nello stand della Regione Toscana

Leggere liberi, leggere tutti. Dopo la riuscita spedizione del piccolo e pacifico esercito dei lettori, la Toscana parla ancora di sè al Salone di Libro di Torino, dove la Regione è presente con un proprio stand e con tante iniziative per sostenere la lettura e la filiera del libro, avviate nell’ambito degli Stati generali della cultura con una collaborazione fra la Commissione Cultura del Consiglio e la Giunta.

Il presidente della Regione visitando oggi lo stand, si è detto orgoglioso per la creatività con la quale la Toscana ha saputo mostrarsi al meglio, con i prodotti più originali della sua editoria. E non potrebbe che essere così per una regione che da sempre vede nell’editoria un motore importante di sviluppo, identità e amore per la cultura. 

Fra le iniziative in programma oggi anche quella dedicata al centenario della morte di Giacomo Matteotti, con la presentazione del libro “Giacomo Matteotti, ritratto per immagini”, curato da Stefano Caretti e Maurizio Degl'Innocenti, edito da Pisa University Press. L’evento, organizzato da Giunta e Consiglio regionale insieme a Pisa University Press-Università di Pisa e dal Comitato nazionale per il centenario della morte di Matteotti, è stata l’occasione per un dialogo fra presente e passato.

L’analisi che il giornalista e scrittore fa dell’omicio Matteotti nella sua introduzione è, come afferma il  presidente della Regione, una lettura lucida e, in prospettiva, capace di stimolare l’attenzione anche su fatti di oggi. Emerge chiaramente, in questa analisi, la responsabilità diretta dei fascisti agli ordini diretti di Mussolini nell’omicidio e la volontà precisa di colpire i riformisti, i cui ideali erano ritenuti pericolosi ostacoli all’affermazione di una dittatura. Così, la stessa mano colpirà più tardi Giovanni Amendola e Carlo Rosselli.

Presente anche la presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale, che insieme alla Giunta ha organizzato la presentazione del libro e che ha manifestato la sua soddisfazione per un momento di riflessione su un episodio della nostra storia sulla quale, come spiega Cazzullo, incredibilmente non sembra esistere ancora una memoria condivisa, tanto che non è stato possibile mettere una lapide sulle mura della casa di Matteotti. Un evento importante, dunque, secondo la presidente della Commissione, non solo dal punto di vista letterario ma anche civile.